Ucraina-USA: accordo in arrivo per la continuazione degli aiuti in cambio di risorse strategiche?

L'Amministrazione Trump propone un nuovo accordo basato sulle risorse minerarie ucraine, Zelensky apre al dialogo: "Facciamo un accordo, siamo favorevoli".

Ucraina-USA: accordo in arrivo per la continuazione degli aiuti in cambio di risorse strategiche?
Immagine generata con l'intelligenza artificiale. Fonte: Grok

L'Amministrazione Trump ha recentemente avanzato una proposta che lega la continuazione del sostegno militare statunitense a Kyiv ad un accordo di accesso preferenziale alle preziose risorse minerarie ucraine.

Durante un'intervista esclusiva concessa a Reuters, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto a questa proposta:

"Se parliamo di un accordo, allora facciamolo, siamo solo favorevoli".

Con questa risposta, il presidente ucraino ha voluto sottolineare l'apertura di Kyiv a una partnership strategica che potrebbe rafforzare le relazioni bilaterali e stabilizzare gli equilibri geopolitici nella regione sconvolta dall'aggressione russa.

Le risorse minerarie ucraine

La proposta di Trump si inserisce in un quadro più ampio di riposizionamento strategico degli Stati Uniti, finalizzato a diversificare le fonti di approvvigionamento di minerali strategici, attualmente dominate dalla Cina.

Tra gli obiettivi dell'iniziativa vi è anche la creazione di un hub energetico europeo, grazie a progetti ambiziosi per lo stoccaggio di gas naturale liquefatto (GNL) americano in Ucraina.

Durante l'intervista, Zelensky ha presentato una mappa precedentemente riservata, che evidenzia la rilevanza strategica del patrimonio minerario ucraino.

Fonte: Reuters

Tra le principali risorse ci sono:

  • Titanio: l'Ucraina detiene i più grandi depositi europei di questo materiale fondamentale per l'industria aerospaziale.
  • Uranio: si tratta, come ben sappiamo, di una risorsa cruciale per il settore dell'energia nucleare.

Circa l'80% di queste risorse è ancora in zone sotto il controllo delle forze di Kyiv, sebbene il 70% dei giacimenti si trovi in regioni quali Donetsk e Dnipro, già parzialmente occupate dalle forze russe.

Il valore complessivo delle risorse in oggetto, stimato da Forbes in circa 15 mila miliardi di dollari, evidenzia l'importanza globale della questione e l'urgenza dei negoziati.

Aspetti economici e diplomatici

Kyiv si è detta da sempre favorevole a una collaborazione che preveda benefici economici proporzionali al supporto militare occidentale.

Zelensky ha sottolineato che la partecipazione dovrebbe essere equa, e quindi che gli americani, avendo offerto maggior supporto, dovrebbero ottenere benefici maggiori.

Il presidente ucraino ha espresso il desiderio di discutere ulteriormente la proposta direttamente con il presidente Trump, per raggiungere un accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti.

Implicazioni geopolitiche

L'accordo proposto ha ovvie e rilevanti ricadute geopolitiche per l'Ucraina:

  • Controllo delle Risorse: Zelensky ha evidenziato il rischio che le risorse situate nelle zone occupate possano cadere nelle mani di avversari come Russia, Iran o Corea del Nord, ribadendo l'importanza di proteggere il patrimonio naturale del proprio Paese.
  • Equilibri Regionali: la partnership potrebbe contribuire a ridefinire gli assetti geopolitici nell'Europa orientale, bilanciando gli interessi economici con quelli di sicurezza.
  • Hub del GNL americano: la trasformazione dell'Ucraina in un hub per lo stoccaggio e la distribuzione di GNL potrebbe rafforzare la posizione strategica del Paese nel contesto energetico europeo.

Parallelamente, l'evolversi della situazione militare, con una recente offensiva ucraina nella regione di Kursk e la confermata presenza di truppe nordcoreane a supporto delle forze russe, aggiunge ulteriore complessità al contesto.

Zelensky ha già espresso la volontà di incontrare Trump prima di eventuali colloqui diretti tra USA e Russia, sottolineando che non ci può essere un dialogo sul cessate il fuoco in Ucraina senza la partecipazione attiva di Kyiv.

La Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, prevista dal 14 al 16 febbraio, potrebbe rappresentare un momento decisivo per l'avanzata delle trattative su questo accordo.

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