Ucraina, cresce l’impazienza degli Stati Uniti: da Mosca ancora nessun segnale sul cessate il fuoco

Gli Stati Uniti potrebbero abbandonare la mediazione in corso per porre fine al conflitto se non ci saranno progressi. Intanto viene annunciato per il 24 aprile un accordo sui minerali ucraini, mentre Zelensky prolunga legge marziale e mobilitazione fino ad agosto.

Ucraina, cresce l’impazienza degli Stati Uniti: da Mosca ancora nessun segnale sul cessate il fuoco

L’Amministrazione Trump si avvicina alla scadenza informale di fine aprile che si era prefissata per ottenere un accordo con la Russia su un cessate il fuoco in Ucraina. Tuttavia, a pochi giorni dal termine indicato, non sono giunti segnali concreti da parte del Cremlino, alimentando dubbi sull’effettiva possibilità di un’intesa a breve termine.

La posizione di Washington

Il presidente Donald Trump ha dichiarato ieri che un cessate il fuoco si stava “avvicinando” e che “avrebbe avuto notizie dalla Russia questa settimana”, ma i colloqui in corso tra le delegazioni americana e russa non sembrano ancora aver portato a risultati tangibili.

A rafforzare l’idea di un fallimento imminente è stato il Segretario di Stato Marco Rubio, che ha parlato apertamente di una finestra di pochi giorni per verificare la fattibilità di un’intesa.

“Dobbiamo determinare molto rapidamente – e parlo di una questione di giorni – se sia possibile realizzarlo nelle prossime settimane. Se sì, partecipiamo. Se no, abbiamo altre priorità”, ha affermato Rubio il 17 aprile a Parigi, dopo un incontro con rappresentanti dell’Unione Europea e dell’Ucraina. Ha inoltre ribadito che il presidente Trump resta interessato a un accordo, ma è “pronto ad andare avanti” su altri argomenti in assenza di segnali di progresso.

Incontri con Mosca e reazioni contrastanti

La settimana scorsa, l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ha incontrato a San Pietroburgo il presidente russo Vladimir Putin per oltre quattro ore. Al termine del colloquio, Witkoff ha affermato di avere ora una visione più chiara delle richieste di Mosca per un possibile accordo di pace.

Tuttavia, il Cremlino non ha dato il via libera al piano di cessate il fuoco di 30 giorni proposto da Trump, piano già accettato dall’Ucraina e considerato da Washington un primo passo verso una soluzione più duratura del conflitto.

Anche se gli Stati Uniti identificano Putin come il principale ostacolo al cessate il fuoco, Trump ha anche lanciato critiche verso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando: “Non si inizia una guerra con qualcuno 20 volte più grande di te per poi sperare che qualcuno ti dia dei missili”.

Diplomazia multilaterale a Parigi

Parallelamente ai contatti con la Russia, gli Stati Uniti hanno intensificato gli sforzi diplomatici in ambito europeo. A Parigi, giovedì scorso, si è tenuta una serie di incontri che ha visto la partecipazione del Segretario di Stato Rubio, di Steve Witkoff e dell’inviato per l’Ucraina Keith Kellogg. Al tavolo dei negoziati si sono seduti anche il presidente francese Emmanuel Macron e rappresentanti di Ucraina, Germania e Regno Unito.

Secondo un funzionario francese, si è trattato del primo incontro negoziale sull’Ucraina che ha riunito europei, americani e ucraini in un’unica sede. Le discussioni hanno avuto come oggetto centrale la definizione di un cessate il fuoco completo e i possibili parametri per un accordo di pace.

Accordo USA-Ucraina sui minerali

Nonostante lo stallo nelle trattative di pace, l’Amministrazione Trump ha, intanto, annunciato un imminente accordo economico con Kyiv. Secondo quanto affermato dallo stesso Trump il 24 aprile, Stati Uniti e Ucraina firmeranno un’intesa sui minerali, già anticipata da un memorandum d’intesa sottoscritto dalle parti.

Secondo il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent, “i dettagli sono ancora in discussione”, ma il documento in preparazione conterrebbe circa 80 pagine.

Da parte ucraina, la Ministra dell’Economia Yulia Svyrydenko ha confermato che il memorandum è stato firmato e ha parlato di opportunità significative:

“Aprirà opportunità per investimenti significativi, modernizzazione delle infrastrutture e partnership reciprocamente vantaggiose”.

Prolungata la legge marziale in Ucraina

Sul fronte interno, comunque, il presidente ucraino Zelensky si prepara alla possibilità che la guerra possa andare avanti ancora per molto, firmando una proroga dello stato di legge marziale e della mobilitazione generale per altri 90 giorni, portando la scadenza al 6 agosto.

Entrambi i provvedimenti sono in vigore sin dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala e questa è la quindicesima estensione consecutiva. La legge marziale comporta, tra le altre cose, il divieto di tenere elezioni, incluse quelle presidenziali e parlamentari, prolungando l’attuale assetto istituzionale dell’Ucraina per tutta la durata del conflitto.

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