Trump vuole semplificare il ricovero forzato dei senzatetto con problemi di salute mentale

L’ordine esecutivo del presidente mira a rendere più semplice l’internamento a lungo termine dei senzatetto con disturbi mentali o dipendenze, suscitando critiche su etica, efficacia e mancanza di politiche abitative.

Trump vuole semplificare il ricovero forzato dei senzatetto con problemi di salute mentale
Photo by Gabriel Nogueira / Unsplash

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sollecita le agenzie federali a facilitare il ricovero forzato di senzatetto con problemi di salute mentale e di dipendenza, con l’obiettivo dichiarato di ripristinare l’ordine pubblico. Il provvedimento invita a superare precedenti legali che limitano la possibilità di internare involontariamente individui considerati pericolosi per sé o per gli altri. “Arrendersi al disordine e alla paura non è compassionevole né per i senzatetto né per i cittadini”, si legge nell’ordine presidenziale.

Il reale impatto della misura resta incerto, poiché le leggi in materia di ricoveri forzati sono competenza degli Stati. I critici avvertono che questo approccio rischia di riportare il paese a un’epoca in cui le persone venivano internate ingiustamente e non affronta il problema della mancanza di alloggi accessibili. Jesse Rabinowitz, direttore della comunicazione del National Homelessness Law Center, ha definito i trattamenti forzati “non etici e inefficaci”, sostenendo che le comunità più sicure sono quelle con maggiori risorse, non quelle che criminalizzano la povertà o la malattia.

Un punto centrale dell’ordine riguarda la disponibilità di strutture: Trump prevede che le risorse federali possano evitare che persone con gravi problemi mentali vengano rilasciate per mancanza di posti letto in carceri o ospedali. Il provvedimento impone inoltre alle agenzie di privilegiare il finanziamento dei tribunali specializzati in salute mentale e tossicodipendenze, escludendo i programmi di harm reduction, ritenuti dall’amministrazione promotori di uso illegale di droghe. Viene anche chiesto di favorire i finanziamenti verso Stati e città che applicano con rigore divieti su consumo di droga in luoghi pubblici, campeggio urbano, vagabondaggio e occupazioni abusive.

Il nuovo ordine arriva in un contesto di riduzione dei fondi federali per la salute mentale: l’amministrazione Trump ha già tagliato oltre 1 miliardo di dollari dai fondi straordinari post-pandemia gestiti dalla Substance Abuse and Mental Health Services Administration e propone ulteriori tagli per centinaia di milioni. “C’è bisogno di affrontare il problema dei senzatetto e delle dipendenze non curate, ma firmare un ordine esecutivo mentre si disinveste in trattamenti e prevenzione non risolverà nulla”, ha dichiarato Regina LaBelle, direttrice della Addiction and Public Policy Initiative presso la Georgetown University Law Center ed ex funzionaria dell’amministrazione Biden.

Il tema dei senzatetto, insieme alla percezione di criminalità urbana, è diventato centrale per Trump e per i leader repubblicani, anche alla luce della crisi abitativa che colpisce il paese. La Corte Suprema, lo scorso anno, ha stabilito che le città possono vietare il pernottamento all’aperto, respingendo i ricorsi contro le leggi anti-campeggio.

L’ordine esecutivo segue un memorandum del Dipartimento di Giustizia di tre mesi fa che sollecitava misure per sgomberare gli accampamenti e aumentare i ricoveri forzati. Negli ultimi dieci anni numerosi Stati, sia a guida repubblicana sia democratica, hanno ampliato le leggi sui trattamenti obbligatori. In Oregon, dopo anni di dibattiti, è in discussione una legge che semplificherebbe i ricoveri coatti per persone pericolose per sé o per gli altri. In California, una legge entrata in vigore quest’anno estende i criteri di ricovero anche ai casi di grave dipendenza da sostanze, mentre a New York le autorità hanno rafforzato la normativa che permette ai soccorritori di ricoverare chi non è in grado di soddisfare i propri bisogni fondamentali.

Tuttavia, secondo Patrick Wildes, ex assistente segretario per i servizi umani e l’igiene mentale sotto l’amministrazione della governatrice Kathy Hochul, non è realistico aspettarsi un aumento massiccio dei ricoveri. “Non credo ci siano tutte queste persone in attesa di essere portate via, ma questa misura può far sentire parte del pubblico più sicura, sapendo che in teoria è più semplice per le autorità intervenire”, ha dichiarato.

Secondo Lisa Dailey, direttrice del Treatment Advocacy Center, la tendenza ad ampliare le leggi sui ricoveri forzati riflette la consapevolezza che in passato le autorità sono state troppo riluttanti a intervenire su chi non è in grado di cercare aiuto. “Restare a lungo in psicosi non trattata provoca danni al cervello e riduce le possibilità di recupero”, ha spiegato Dailey.

La questione dei ricoveri forzati è oggetto di dibattito da decenni. Nel 1975 la Corte Suprema ha sancito che una persona con malattie mentali non può essere internata senza prove che rappresenti un pericolo. Nel 1979 il tribunale ha alzato ulteriormente la soglia per i trattamenti obbligatori. Durante la campagna elettorale, Trump aveva promesso di riportare in istituti i “drogati” e i “pericolosamente squilibrati”, ventilando anche l’idea di tendopoli finanziate dal governo.

Jennifer Mathis, vicedirettrice del Judge David L. Bazelon Center for Mental Health Law, ha criticato l’approccio dell’amministrazione: “Con i tagli storici ai servizi Medicaid e agli alloggi, nessuno Stato può permettersi di rinchiudere persone con disabilità in istituzioni costose. Aumentare gli internamenti non è una soluzione.”

Secondo Keith Humphreys, psichiatra della Stanford University ed ex consigliere della Casa Bianca per le politiche sulle droghe, il governo federale ha poteri limitati per obbligare gli Stati a cambiare le leggi sui ricoveri, ma l’ordine ha un forte valore simbolico. “Molti americani, non solo conservatori, sono stanchi del disordine e dell’uso pubblico di droghe. E hanno ragione, perché le politiche pubbliche hanno fallito in quest’area”, ha detto Humphreys.

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