Trump vieta i trattamenti di transizione di genere per i minori con fondi federali

Trump vieta i trattamenti di transizione di genere per i minori con fondi federali
Photo by Delia Giandeini / Unsplash

La Casa Bianca ha pubblicato un nuovo decreto che pone fine ai finanziamenti pubblici per i trattamenti di transizione di genere destinati ai minori negli Stati Uniti. Il provvedimento, firmato dal presidente Donald Trump il 28 gennaio, interessa sia i trattamenti chirurgici sia quelli ormonali.

Il decreto stabilisce che il governo federale non finanzierà né sosterrà alcuna procedura di transizione di genere per i minori attraverso i suoi programmi sanitari. In particolare, vengono colpiti i programmi di assicurazione sanitaria Medicaid, destinato alle fasce più povere della popolazione, Medicare per gli anziani, e il sistema sanitario dell'esercito.

La decisione si inserisce in un contesto nazionale complesso con già circa la metà degli stati americani che ha già vietato questi trattamenti per i minori. Secondo uno studio del Williams Institute dell'Università della California (UCLA), su 1,6 milioni di persone che si identificano come transgender negli Stati Uniti, oltre 300.000 hanno tra i 13 e i 17 anni. Di questi, più di un terzo vive in stati che hanno già imposto restrizioni sui trattamenti medici di transizione di genere.

Il provvedimento prevede anche la collaborazione tra il Dipartimento di Giustizia e il Congresso per elaborare una proposta di legge che permetterebbe ai genitori e ai minori coinvolti di intentare cause legali contro i professionisti sanitari che hanno eseguito interventi o prescritto trattamenti ormonali.

La questione è attualmente al vaglio della Corte Suprema, che sembra propensa a consentire agli stati di mantenere i divieti. Il decreto è l'ultima di una serie di misure adottate dall'amministrazione Trump nei confronti delle persone transgender, dopo il divieto di servire nell'esercito e il riconoscimento amministrativo di soli due generi definiti alla nascita.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.