Trump vieta i trattamenti di transizione di genere per i minori con fondi federali
La Casa Bianca ha pubblicato un nuovo decreto che pone fine ai finanziamenti pubblici per i trattamenti di transizione di genere destinati ai minori negli Stati Uniti. Il provvedimento, firmato dal presidente Donald Trump il 28 gennaio, interessa sia i trattamenti chirurgici sia quelli ormonali.
Il decreto stabilisce che il governo federale non finanzierà né sosterrà alcuna procedura di transizione di genere per i minori attraverso i suoi programmi sanitari. In particolare, vengono colpiti i programmi di assicurazione sanitaria Medicaid, destinato alle fasce più povere della popolazione, Medicare per gli anziani, e il sistema sanitario dell'esercito.
La decisione si inserisce in un contesto nazionale complesso con già circa la metà degli stati americani che ha già vietato questi trattamenti per i minori. Secondo uno studio del Williams Institute dell'Università della California (UCLA), su 1,6 milioni di persone che si identificano come transgender negli Stati Uniti, oltre 300.000 hanno tra i 13 e i 17 anni. Di questi, più di un terzo vive in stati che hanno già imposto restrizioni sui trattamenti medici di transizione di genere.
Il provvedimento prevede anche la collaborazione tra il Dipartimento di Giustizia e il Congresso per elaborare una proposta di legge che permetterebbe ai genitori e ai minori coinvolti di intentare cause legali contro i professionisti sanitari che hanno eseguito interventi o prescritto trattamenti ormonali.
La questione è attualmente al vaglio della Corte Suprema, che sembra propensa a consentire agli stati di mantenere i divieti. Il decreto è l'ultima di una serie di misure adottate dall'amministrazione Trump nei confronti delle persone transgender, dopo il divieto di servire nell'esercito e il riconoscimento amministrativo di soli due generi definiti alla nascita.