Trump valuta il riconoscimento della Crimea come territorio russo

La Casa Bianca sta prendendo in considerazione diverse opzioni per porre fine alla guerra in Ucraina, tra cui il riconoscimento dell'annessione della penisola da parte russa avvenuta nel 2014.

Trump valuta il riconoscimento della Crimea come territorio russo

L'Amministrazione Trump sta valutando la possibilità di riconoscere la Crimea come territorio russo nell'ambito di un futuro accordo per porre fine alla guerra di Mosca contro l’Ucraina.

La notizia, finora non precedentemente riportata pubblicamente, è stata confermata da due fonti a conoscenza della questione a Semafor.

I funzionari della Casa Bianca hanno anche discusso l'ipotesi di chiedere alle Nazioni Unite di fare lo stesso, secondo entrambe le fonti.

Una simile richiesta allineerebbe ulteriormente l'Amministrazione Trump alla posizione del presidente russo Vladimir Putin, che ha sempre considerato la Crimea come territorio russa.

Questa apertura emerge mentre Trump si prepara a una telefonata con Putin prevista per domani, con il potenziale accordo di cessate il fuoco di 30 giorni sul tavolo.

Domenica sera, a bordo dell'Air Force One, Trump ha dichiarato ai giornalisti che i negoziatori avevano già discusso della "divisione di determinati beni".

È importante sottolineare che il presidente non ha ancora preso decisioni formali, e le possibili mosse riguardanti la Crimea rappresentano solo alcune delle numerose opzioni che vengono considerate al momento per porre fine al conflitto.

Già in passato i funzionari dell'Amministrazione Trump hanno parlato apertamente della necessità che l'Ucraina faccia concessioni territoriali alla Russia per terminare la guerra che dura da più di tre anni.

Lo stesso presidente Trump in passato ha lasciato intendere di essere disposto a considerare la Crimea come parte della Russia.

"Il popolo della Crimea, da quanto ho sentito, preferirebbe stare con la Russia piuttosto che dove si trovava", aveva dichiarato Trump durante un'intervista del 2018 con George Stephanopolous di ABC News. "E bisogna considerare anche questo".

Tuttavia, da quando Trump è tornato in carica, i suoi consiglieri non hanno rivelato pubblicamente molti dettagli su ciò che potrebbero offrire a Putin.

"Gli ucraini hanno sofferto enormemente e il loro popolo ha sofferto enormemente, ed è difficile dopo qualcosa del genere parlare anche solo di concessioni", ha dichiarato la scorsa settimana il Segretario di Stato Marco Rubio ai giornalisti.

"Ma questo è l'unico modo per porre fine a questa situazione e prevenire ulteriori sofferenze".

Un eventuale riconoscimento formale della Crimea da parte degli Stati Uniti – regione che la Russia ha invaso e annesso illegalmente dall'Ucraina nel 2014 – probabilmente susciterebbe una forte opposizione dall'Europa e da Kyiv, dove il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha fermamente resistito a concessioni territoriali.

Gli Stati Uniti, l'Ucraina e gran parte della comunità internazionale hanno finora riconosciuto la Crimea come territorio legittimo ucraino nonostante l'occupazione russa della penisola che va avanti dal 2014.

Allo stesso tempo, gli esperti di sicurezza nutrono seri dubbi sulla capacità delle forze ucraine di riconquistare la Crimea con mezzi militari.

Persino Zelensky ha riconosciuto lo scorso anno che il territorio ucraino potrebbe essere restituito solo attraverso la diplomazia, qualcosa a cui la Russia difficilmente acconsentirà.

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