Trump usa toni cupi alla ricerca di un nuovo accordo nucleare con l'Iran
Il presidente avverte Tehran: "Non possiamo permettere che abbiate un'arma nucleare".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato ieri di essere alla ricerca di un nuovo accordo con l'Iran per limitare il programma nucleare del Paese, lanciando un cupo avvertimento sulla possibilità di un conflitto se non si dovesse raggiungere un'intesa.
Come rivelato durante un'intervista a Fox News, Trump ha inviato una lettera ad Ali Khamenei, leader supremo dell'Iran, chiedendo un nuovo accordo che sostituisca quello che la sua Amministrazione aveva cancellato nel maggio 2018 in favore della cosiddetta strategia di "massima pressione".
"Siamo ai momenti finali", ha affermato Trump, aggiungendo: "Non possiamo permettere che abbiano un'arma nucleare".
Il presidente non ha fornito dettagli specifici, ma ha fatto intendere che la questione potrebbe rapidamente degenerare in un conflitto militare con l'Iran, che dal 2018 ha accelerato la sua produzione di uranio arricchito a livello militare.
La Casa Bianca non ha rilasciato il contenuto della lettera e il presidente non ha chiarito se stesse suggerendo la possibilità di un'azione diretta degli Stati Uniti per affrontare la minaccia di un Iran dotato di armi nucleari, una sfida che ha messo alla prova diverse Amministrazioni.
"Ci saranno giorni interessanti davanti a noi, questo è tutto quello che posso dirvi. Siamo arrivati ai passaggi finali con l'Iran", ha dichiarato Trump, che ha poi aggiunto di essere interessato alla pace:
"Spero che possiamo raggiungere un accordo di pace. Non parlo da una posizione di forza o debolezza, dico solo che preferisco un accordo di pace all'alternativa, ma l'alternativa risolverebbe comunque il problema".
La lettera rappresenta il primo contatto della nuova Amministrazione Trump con la leadership iraniana.
La risposta di Teheran non si è fatta attendere ed è stata immediatamente negativa: il Ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha dichiarato che il suo Paese non riprenderà i colloqui fino a quando gli Stati Uniti non revocheranno la politica di sanzioni di "massima pressione".
Durante il suo primo mandato, l'Amministrazione Trump si era ritirata dall'accordo nucleare stipulato sotto Obama tra l'Iran e diverse nazioni, in cui il governo iraniano aveva accettato di limitare il suo programma di arricchimento nucleare civile in cambio dell'allentamento delle sanzioni.
Il mese scorso, il presidente ha firmato un memorandum che ripristina la campagna di pressione.
Nel frattempo, l'Iran ha accelerato l'arricchimento dell'uranio fino a livelli prossimi a quelli necessari per armi nucleari.
Rafael Mariano Grossi, direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ha avvertito che l'Iran è pericolosamente vicino all'armamento nucleare, affermando che il Paese possiede già abbastanza uranio arricchito a un livello quasi militare per alimentare diverse armi nucleari.