Trump taglia i fondi alle scuole che insegnano la "critical race theory"

Trump ha bloccato i fondi alle scuole che insegnano la critical race theory per impedire "l'indottrinamento" dei giovani con "un'ideologia radicale e anti-americana".

Trump taglia i fondi alle scuole che insegnano la "critical race theory"
Photo by James Eades / Unsplash

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato mercoledì un decreto esecutivo che interrompe i finanziamenti federali alle scuole pubbliche che insegnano la "critical race theory" (teoria critica della razza) o sensibilizzano alla transizione di genere. La misura, intitolata "Mettere fine all'indottrinamento radicale", fa parte dell'attuazione di una delle sue promesse elettorali.

Il decreto si basa sulla premessa che negli ultimi anni le scuole abbiano promosso quella che Trump definisce "un'ideologia radicale e anti-americana", limitando al contempo il controllo dei genitori sull'educazione dei propri figli. Secondo il presidente, questo tipo di ambiente scolastico funzionerebbe come una "camera d'eco" dove gli studenti sono costretti ad accettare determinate ideologie senza possibilità di analisi critica.

Il concetto di "teoria critica della razza", originariamente un filone di ricerca accademica, viene utilizzato dai conservatori per criticare i programmi scolastici che affrontano tematiche legate al razzismo. Trump sostiene che questo approccio educativo forzi "bambini innocenti ad adottare identità di vittime o oppressori solamente sulla base del colore della loro pelle e di altre caratteristiche immutabili".

Questa decisione si inserisce in una serie più ampia di provvedimenti presidenziali. Il giorno precedente, infatti, Trump aveva già firmato un altro decreto per bloccare i sussidi pubblici destinati ai trattamenti di transizione di genere per i minori.

Il presidente ha inoltre emanato un ulteriore decreto che permetterà l'espulsione di residenti stranieri, inclusi studenti con visto, che abbiano partecipato e provocato violenze durante le manifestazioni pro-palestinesi svoltesi nelle università americane nella primavera del 2024. Queste proteste erano scoppiate in risposta all'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, avviata dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

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