Trump sospende i dipendenti federali che si occupano di diversità nelle agenzie federali

Nella sua battaglia contro i programmi di diversità, equità e inclusione (D.E.I.), l’amministrazione di Donald Trump ha sospeso migliaia di dipendenti federali coinvolti in queste iniziative e ha imposto ai colleghi di segnalare chi continua a sostenerle.
Martedì 21 gennaio, l’amministrazione Trump ha emesso un memorandum che ordinava a tutti i dipendenti federali impegnati in uffici o programmi D.E.I. di essere messi in aspettativa retribuita entro le 17:00 di mercoledì. Questa decisione è il primo passo verso la chiusura definitiva di questi uffici, con l’obiettivo di licenziare il personale coinvolto entro il 31 gennaio. La direttiva ha colpito migliaia di dipendenti federali, molti dei quali lavorano in agenzie come il Dipartimento dell’Istruzione, il Dipartimento di Stato e l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA).
La sospensione è stata accompagnata dall’ordine di rimuovere tutte le pagine web pubbliche relative ai programmi D.E.I. e di cancellare qualsiasi formazione o contratto legato a queste iniziative. L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare quelle che l’amministrazione considera pratiche discriminatorie e di ripristinare un sistema basato esclusivamente sul merito.
Il giorno successivo, mercoledì 22 gennaio, l’amministrazione ha ordinato ai dipendenti federali di segnalare i colleghi che continuano a promuovere o partecipare a programmi D.E.I. nonostante il divieto. Secondo una direttiva inviata ai direttori delle agenzie federali, i dipendenti hanno 10 giorni di tempo per segnalare eventuali attività legate ai D.E.I., senza rischiare conseguenze disciplinari. Tuttavia, il mancato rispetto di questa richiesta potrebbe portare a “conseguenze avverse”.
La direttiva sostiene che i programmi D.E.I. “hanno diviso gli americani per razza, sprecato denaro dei contribuenti e portato a una vergognosa discriminazione”. Alcune agenzie, come il Dipartimento per la Sicurezza Interna, hanno modificato leggermente il testo, specificando che il mancato rispetto delle indicazioni “porterà” a conseguenze negative.
Diverse agenzie hanno già iniziato a conformarsi alle nuove regole. La CIA, ad esempio, ha annunciato lo scioglimento del suo ufficio per la diversità e l’inclusione, affermando che i suoi dipendenti sono ora “concentrati sulla missione di intelligence”. Altre agenzie, come l’EPA, stanno ancora valutando l’impatto delle direttive. Matthew Tejada, ex funzionario dell’EPA sotto l’amministrazione Biden, ha espresso preoccupazione per i dipendenti che potrebbero perdere il lavoro, sottolineando che “le persone lavorano all’EPA per proteggere l’ambiente e la salute delle persone, non per un impiego federale”.
L’amministrazione Trump ha anche revocato un ordine esecutivo risalente a Lyndon B. Johnson che vietava la discriminazione nelle pratiche di assunzione nei contratti federali. Inoltre, ha ordinato alla Federal Aviation Administration (FAA) di interrompere le pratiche di assunzione basate sulla diversità, sostenendo che queste politiche metterebbero a rischio la sicurezza dei passeggeri.
Queste azioni riflettono una più ampia tendenza conservatrice contro i programmi D.E.I., che ha guadagnato slancio dopo la sentenza della Corte Suprema del 2023 che ha eliminato l’affirmative action nelle ammissioni universitarie. Molte aziende, tra cui Walmart e Facebook, hanno già ridimensionato o eliminato i loro impegni sulla diversità in risposta a questa nuova realtà.