Trump sfida i limiti costituzionali: la Casa Bianca in rotta di collisione con il sistema giudiziario

L'Amministrazione Trump sta mettendo alla prova i confini del potere presidenziale attraverso una serie di ordini esecutivi controversi, aprendo la strada a numerosi scontri legali che potrebbero finire per ridefinire l'equilibrio dei poteri negli Stati Uniti.

Trump sfida i limiti costituzionali: la Casa Bianca in rotta di collisione con il sistema giudiziario
Foto di Ian Hutchinson / Unsplash

In appena due settimane dall'insediamento di Trump, la sua Amministrazione ha già iniziato una serie di battaglie legali che promettono di mettere alla prova i limiti del potere presidenziale e la disponibilità di una Corte Suprema a maggioranza conservatrice ad espanderli ulteriormente.

Un approccio che gli esperti definiscono di "shock and awe", destinato a sfidare apertamente i confini costituzionali esistenti.

Il caso del congelamento dei fondi federali

Il primo significativo test è arrivato con il tentativo della Casa Bianca di congelare migliaia di milioni di dollari in sovvenzioni federali, una mossa che ha dovuto rapidamente revocare dopo soli due giorni dalla sua emanazione.

La decisione di fare marcia indietro è giunta in seguito al blocco temporaneo imposto da un giudice, ma ha già riacceso un dibattito costituzionale di lunga data: può un presidente rifiutarsi di spendere fondi stanziati dal Congresso? Una questione che solo la Corte Suprema potrà definitivamente dirimere.

La battaglia sulla cittadinanza per nascita

Ancora più controverso appare il tentativo di Trump di porre fine alla cittadinanza per diritto di nascita attraverso un ordine esecutivo, bloccato dal giudice distrettuale John Coughenour di Seattle, che lo ha definito "palesemente incostituzionale".

Gli esperti legali concordano sulla difficoltà che il Dipartimento di Giustizia incontrerà nel costruire un caso solido, considerando che il 14° Emendamento stabilisce chiaramente che "tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti sono cittadini degli Stati Uniti".

Terreno più favorevole: i licenziamenti nelle agenzie federali

L'Amministrazione Trump potrebbe invece trovare un terreno più favorevole in altre aree di contesa legale. I recenti licenziamenti degli ispettori generali, sebbene contestati citando le leggi federali, potrebbero finire paradossalmente per rafforzare il potere presidenziale.

La attuale maggioranza conservatrice della Corte Suprema ha già altre volte sostenuto una visione espansiva del potere presidenziale, particolarmente riguardo alla facoltà di licenziare alti funzionari del ramo esecutivo.

Di particolare rilevanza è la battaglia legale sullo Schedule F, l'ordine esecutivo che elimina le protezioni del servizio civile per numerosi dipendenti federali.

I sindacati dei lavoratori pubblici hanno presentato diversi esposti legali, considerando che questa riforma rappresenta un pilastro fondamentale degli sforzi di Trump per snellire la burocrazia federale.

Le prossime sfide legali

L'orizzonte legale si presenta denso di ulteriori possibilità di scontri legali. Ad esempio una serie di organizzazioni per i diritti civili hanno già intentato causa contro la decisione di incorporare il DOGE nell'apparato governativo senza approvazione del Congresso.

Sono inoltre attese nuove contestazioni legali riguardanti l'ordine sui detenuti transgender e il progressivo smantellamento dei programmi di diversità e delle protezioni per la comunità LGBTQ.

Questi scontri legali non sono solo battaglie isolate, ma rappresentano una sfida sistematica all'architettura costituzionale americana.

Quasi ogni ordine esecutivo significativo dell'Amministrazione Trump è infatti destinata a finire in tribunale, con almeno due questioni costituzionali di enorme portata già indirizzate verso la Corte Suprema nelle prime due settimane di mandato.

La strategia della Casa Bianca appare chiara: testare aggressivamente i limiti del potere esecutivo, confidando in una Corte Suprema ideologicamente allineata.

Una tattica che, indipendentemente dall'esito, promette di ridefinire il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre l'attuale Amministrazione.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.