Trump: Se la Russia fosse rimasta nel G8, Putin non avrebbe invaso l’Ucraina

Al G7 in Canada, il presidente statunitense accusa Obama e Trudeau per l’esclusione di Mosca nel 2014 e propone l’inclusione della Cina nel gruppo

Trump: Se la Russia fosse rimasta nel G8, Putin non avrebbe invaso l’Ucraina

Durante il vertice del G7 tenutosi lunedì scorso in Canada, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che l’esclusione della Russia dal G8 nel 2014 è stata un errore strategico che avrebbe contribuito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Secondo Trump, se la Russia fosse rimasta nel gruppo delle principali potenze economiche mondiali, il conflitto non si sarebbe verificato.

“Prima era il Gruppo degli Otto. Barack Obama e una persona di nome Trudeau non volevano che la Russia fosse nel G8. E direi che è stato un errore. Perché altrimenti ora non avremmo avuto la guerra, se la Russia fosse stata nel G8”, ha dichiarato Trump, criticando esplicitamente la decisione dell’amministrazione Obama e del primo ministro canadese.

Il presidente ha suggerito che l’isolamento della Russia abbia contribuito al peggioramento delle relazioni internazionali, fino al punto di portare alla guerra. Ha attribuito la responsabilità della scelta a Obama e Trudeau, giudicando negativamente la loro valutazione strategica e sottolineando che la presenza di Mosca nel gruppo avrebbe potuto mantenere aperti i canali diplomatici.

Trump ha anche condiviso la sua lettura dei rapporti tra Vladimir Putin e i leader occidentali. A suo avviso, il presidente russo sarebbe disposto a comunicare unicamente con lui, a causa dell’atteggiamento ostile mantenuto dagli altri capi di Stato dopo l’esclusione della Russia. “Posso dirvi che lui (Putin), in sostanza, non parla nemmeno con le persone che lo hanno cacciato e sono d'accordo con lui. Sapete che avete un nemico al tavolo, io non lo considero nemmeno [Putin come nemico], non era un nemico a quel tempo”, ha affermato Trump.

Pur rinnovando le sue critiche alla decisione del 2014, Trump ha riconosciuto che un reinserimento della Russia nel gruppo risulta oggi poco probabile. “È passato troppo tempo”, ha ammesso, suggerendo che l’attuale contesto internazionale rende impraticabile una simile ipotesi.

In parallelo, il presidente statunitense ha proposto una direzione alternativa per il futuro del gruppo: l’inclusione della Cina. “Invitare la Cina nel G7 non è una cattiva idea”, ha dichiarato, aprendo così alla possibilità di un cambiamento profondo nella composizione del forum, che riunisce le principali economie industrializzate.

L’esclusione della Russia dal G8 risale al marzo 2014, quando i sette membri rimanenti decisero di sospendere Mosca in risposta all’annessione della Crimea e all’inizio del conflitto nell’Ucraina orientale. Da allora, il G8 è tornato a essere G7, composto da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Canada e Giappone. L’ingresso della Russia nel gruppo risaliva al 1997 e aveva segnato un tentativo di inclusione post-Guerra fredda, durato diciassette anni prima dell’espulsione.

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