Trump rivendica i meriti economici e scarica le colpe su Biden: "L'economia che va bene è merito mio"

Il presidente attribuisce alla sua amministrazione i dati occupazionali positivi, mentre minimizza le conseguenze delle sue politiche tariffarie e punta il dito contro il predecessore per i segnali di rallentamento

Trump rivendica i meriti economici e scarica le colpe su Biden: "L'economia che va bene è merito mio"

Il presidente Donald Trump ha dichiarato di essere responsabile dei "lati positivi" dell'economia americana, mentre ha attribuito all'amministrazione Biden le responsabilità per gli aspetti negativi, in particolare in riferimento ai recenti segnali di rallentamento.

"Credo che i lati positivi siano l'economia di Trump e quelli negativi siano l'economia di Biden, perché ha fatto un lavoro terribile", ha dichiarato Trump. Ha poi aggiunto di assumersi "la responsabilità di tutto", ma ha precisato di essere in carica da poco più di tre mesi, sottolineando che i dazi hanno cominciato a entrare in vigore solo recentemente.

Secondo i dati ufficiali del Prodotto Interno Lordo pubblicati la scorsa settimana, l'economia si è contratta a un tasso annualizzato dello 0,3% nel primo trimestre del 2025. Si tratta della prima contrazione registrata in tre anni. Tuttavia, i dati sono stati fortemente condizionati da una marcata variazione nelle importazioni, dovuta all’accumulo di scorte da parte delle imprese in vista dell’entrata in vigore dei nuovi dazi. Una volta escluso questo fattore, gli analisti indicano che la domanda sottostante si è mantenuta solida.

Parallelamente, il rapporto sull’occupazione relativo al mese di aprile ha mostrato segnali positivi. I datori di lavoro hanno aggiunto 177.000 posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è rimasto su livelli storicamente bassi. Venerdì, in seguito alla pubblicazione di questi dati migliori del previsto, Trump ha esaltato la solidità dell’economia in un post su Truth Social, definendola un successo della sua amministrazione.

Nonostante ciò, le politiche tariffarie promosse da Trump stanno alimentando timori tra imprese e consumatori. Secondo le valutazioni degli economisti, queste misure hanno introdotto un elemento di incertezza nel panorama economico e stanno contribuendo a una maggiore cautela nei comportamenti di investimento e consumo. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che l’economia americana crescerà soltanto dello 0,5% nel 2025, in netto calo rispetto al tasso del 2,3% registrato nel 2024. La stima è basata sull’ipotesi che le politiche tariffarie vengano mantenute nel corso dell’anno.

L’amministrazione Trump, da parte sua, continua a sostenere che le cause del rallentamento vadano ricercate nella gestione dell’economia durante la presidenza Biden. La Casa Bianca ha indicato come responsabili le “conseguenze dell’era Biden”, pur in presenza di dati che mostrano una crescita del 2,8% nel quarto trimestre del 2024, l’ultimo interamente riconducibile all’ex presidente.

Il presidente, tuttavia, continua a sostenere che l'economia stia andando "davvero bene" e si mostra fiducioso nella tenuta generale, malgrado i segnali misti provenienti dagli indicatori principali. L’intervista a Meet the Press ha avuto il tono di una difesa preventiva e di un posizionamento strategico in vista dei mesi a venire, durante i quali l’andamento economico potrebbe incidere significativamente sulla percezione pubblica e sul dibattito politico.

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