Trump ripristina il divieto ai transgender nell'esercito e reintegra i militari no-vax

Trump ripristina il divieto ai transgender nell'esercito e reintegra i militari no-vax

In un altro atto simbolico della sua nuova Amministrazione, il presidente Donald Trump ha firmato ieri due ordini esecutivi che ribaltano completamente politiche chiave del predecessore Joe Biden: il divieto alle persone transgender di servire nelle Forze Armate ed il reintegro dei militari che hanno rifiutato di vaccinarsi contro il COVID-19.

Il ritorno del bando ai transgender: "Solo due sessi riconosciuti"

Il primo ordine, già annunciato nel discorso inaugurale come risposta alle “teorie politiche radicali” nell’esercito, ripristina il divieto totale al servizio militare per i transgender, già revocato da Biden nel 2021.

La misura, simile a quella introdotta per la prima volta da Trump nel 2017 e poi confermata dalla Corte Suprema nel 2019, impone ai militari di servire secondo il sesso biologico alla nascita, vieta le transizioni di genere durante il servizio e autorizza il congedo per chi riceve una diagnosi di disforia di genere.

Secondo stime del NIH, fino a 8.000 transgender prestano servizio attivo, ma il numero reale potrebbe essere più alto a causa della reticenza a dichiararsi.

Per tutte queste persone, l’ordine significa l’espulsione immediata o il blocco delle cure mediche correlate alla transizione, invece coperte dal governo federale sotto Obama e Biden. “Riconosciamo solo due sessi, punto”, ha dichiarato un portavoce della Casa Bianca.

I no-vax tornano in divisa: "Ripristinare giustizia"

In parallelo, Trump ha ordinato il reintegro di migliaia di militari licenziati tra il 2021 e il 2023 per essersi rifiutati di vaccinarsi contro il COVID-19.

Oltre 8.000 sono stati allontanati per questo motivo durante la pandemia, ma solo 43 hanno chiesto di rientrare dopo la revoca dell’obbligo nel 2023.

L’ordine esecutivo garantisce loro retroattività di stipendio, benefici e grado, definendo i licenziamenti “ingiusti e ideologici”.

“Il mandato vaccinale era un fardello inutile per i nostri eroi”, ha scritto Trump nel suo ordine esecutivo, puntando diretto il dito contro l’Amministrazione Biden che lo introdusse “senza alcun rispetto per le esenzioni”.

Il Pentagono, però, ha fatto sapere in passato che meno di 100 militari sono morti di COVID anche grazie ai vaccini e che questi sono routine per i soldati anche per altre malattie infettive (es. antinfluenzale, epatite).

Prossimi passi: il Pentagono sotto pressione

Il Dipartimento della Difesa ha ora 60 giorni per adeguarsi alle nuove regole. Resta però ancora da chiarire come gestire alcune situazioni critiche: ad esempio come gestire i transgender già in fase di transizione? E come selezionare i no-vax da reintegrare, molti dei quali potrebbero aver perso competenze militari durante questi anni?

Sta di fatto che, almeno su questi argomenti, l’agenda di Trump avanza imperterrita: l’ordine sui transgender è solo la continuazione di una serie di misure intraprese contro le politiche di diversità nel Pentagono e nelle agenzie federali in generale.

Già nel suo primo giorno di presidenza, Trump aveva, infatti, cancellato tutti i programmi DEI (Diversità, Equità, Inclusione) del governo federali, definendoli come “sperimentazioni sociali”.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.