Trump ricorre ai poteri d'emergenza in misura record nella storia presidenziale moderna

Il presidente ha invocato autorità straordinarie in 30 dei primi 150 ordini esecutivi, superando ogni precedente per giustificare dazi, espulsioni e sospensione di normative ambientali.

Trump ricorre ai poteri d'emergenza in misura record nella storia presidenziale moderna
White House

Il presidente Donald Trump sta utilizzando i poteri d'emergenza con una frequenza senza precedenti nella storia presidenziale moderna, trasformando strumenti concepiti per gestire crisi improvvise in leve permanenti per attuare il proprio programma politico aggirando il più possibile il Congresso. Secondo un'analisi di Associated Press, 30 dei suoi primi 150 ordini esecutivi fanno riferimento a qualche forma di potere o autorità straordinaria, una proporzione superiore a quella registrata da qualsiasi presidente recente.

Questa strategia ha permesso al presidente di giustificare, tra le altre cose, l'imposizione di dazi, il dispiegamento di truppe al confine, la sospensione dei regolamentazioni a difesa dell'ambiente e altre misure solitamente riservate a situazioni eccezionali. "Quello che è notevole di Trump è l'enorme scala ed estensione di queste misure, che è maggiore rispetto a qualsiasi altro presidente moderno", ha dichiarato Ilya Somin, legale che rappresenta cinque aziende statunitensi in una causa contro i cosiddetti dazi del "Liberation Day".

L'uso sistematico dell'International Emergency Economic Powers Act

Una delle norme più frequentemente invocate è l'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), una legge risalente al 1977. La legge autorizza il presidente a bloccare attività economiche in presenza di "una minaccia insolita e straordinaria" proveniente dall'estero. Trump l'ha utilizzata 21 volte nei suoi ordini e memorandum presidenziali, superando George W. Bush che l'aveva invocata 14 volte durante il primo mandato segnato dalla tragedia dell'11 settembre, e raggiungendo Barack Obama che l'aveva usata 21 volte durante la Grande Recessione del 2008/2009.

La differenza sostanziale, secondo Elizabeth Goitein del Brennan Center, non risiede però nel numero assoluto, quanto nel carattere sistematico dell'uso per "superare la volontà del Congresso". "La tentazione è chiara. Quello che è notevole è quanto poco abuso ci sia stato prima, ma ora siamo in un'era diversa", ha affermato.

L'Amministrazione Trump ha anche riesumato l'Alien Enemies Act del XVIII secolo per giustificare l'espulsione di migranti venezuelani verso paesi come El Salvador, basandosi sull'accusa di collaborazione del governo venezuelano con la gang Tren de Aragua, ipotesi non confermata neppure dai servizi di intelligence americani.

Preoccupazioni bipartisan e contenziosi legali

L'uso crescente di questi strumenti ha sollevato preoccupazioni bipartisan. Il deputato repubblicano Don Bacon del Nebraska ha presentato una proposta per riaffermare il ruolo del Congresso in materia commerciale:

"È la Costituzione. James Madison l'ha scritta in quel modo, ed era molto esplicita. Capisco i poteri d'emergenza, ma penso che vengano abusati".

La Casa Bianca ha respinto le critiche attraverso la portavoce Karoline Leavitt: "

Il presidente Trump sta giustamente utilizzando i suoi poteri d'emergenza per correggere rapidamente quattro anni di fallimento e riparare le catastrofi ereditate da Joe Biden".

Tuttavia, un tribunale federale ha già stabilito che Trump ha ecceduto la propria autorità dichiarando un'emergenza economica per imporre dazi, poiché la Costituzione attribuisce al Congresso la competenza commerciale. Successivamente, però, un tribunale d'appello ha sospeso la decisione. Il senatore democratico Richard Blumenthal ha espresso preoccupazione ricordando che molti leader mondiali che si sono affidati a dichiarazioni d'emergenza hanno poi seguito "un percorso verso l'autocrazia".

Le proteste di Los Angeles e le richieste MAGA

In questo contesto i supporter più vocali del movimento MAGA stanno inquadrando le proteste di Los Angeles come una opportunità per riscrivere le regole con "la Resistenza", chiedendo l'uso della forza militare contro gli oppositori politici. Con Guardia Nazionale e Marines dispiegati a Los Angeles, le voci dell'ecosistema mediatico MAGA esortano sempre di più Trump a fare un esempio di chiunque ostacoli i rimpatri di massa.

Gli attivisti ultra conservatori chiedono di schierare l'esercito, arrestare esponenti democratici ed espellere non solo immigrati senza documenti ma anche i residenti legali che si oppongono a queste misure. Molti stanno chiedendo che Trump invochi l'Insurrection Act per autorizzare i soldati a partecipare ai raid dell'immigrazione.

Gli attivisti pro-Trump Charlie Kirk, Jack Posobiec e Matt Walsh hanno chiesto un divieto totale sull'"immigrazione del terzo mondo, legale o illegale". "Quasi esattamente dieci anni fa, tutto ciò per cui abbiamo combattuto ha portato a questo", ha detto Posobiec riferendosi all'annuncio della campagna di Trump nel 2015.

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