Trump revoca le sanzioni USA sulla Siria e pianifica un incontro con il presidente siriano al-Sharaa nei prossimi giorni

Il presidente americano Donald Trump annuncia un cambio di rotta nella politica verso Damasco dopo il crollo del regime di Bashar al-Assad. Al-Sharaa, che prima era inserito nella lista americana dei terroristi, dovrebbe incontrare Trump a Riyadh. Israele resta scettica.

Trump revoca le sanzioni USA sulla Siria e pianifica un incontro con il presidente siriano al-Sharaa nei prossimi giorni

Durante un discorso tenuto in Arabia Saudita, il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato la revoca delle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti alla Siria, definendole "brutali e debilitanti" e affermando che il loro scopo ormai non è più necessario. Trump ha sottolineato che la decisione mira a "dare una possibilità" al Paese, colpito duramente da oltre un decennio di conflitto civile e ormai vicino al collasso finanziario. Il presidente americano ha definito questo momento cruciale per la Siria, dichiarando pubblicamente: "Ora è il loro momento di brillare. Mostrateci qualcosa di molto speciale".

Trump, attualmente impegnato in una visita ufficiale in Arabia Saudita, incontrerà probabilmente il nuovo presidente siriano Ahmad al-Sharaa domani a Riyadh. Questo incontro sarebbe il primo tra un presidente americano e uno siriano dal 2000, quando Bill Clinton incontrò Hafez al-Assad a Ginevra. Un funzionario della Casa Bianca ha confermato ad Axios che Trump ha espresso la sua disponibilità a incontrare brevemente il leader siriano durante la permanenza nel Paese arabo.

La caduta del regime di Bashar al-Assad

La revoca delle sanzioni giunge a meno di sei mesi dal rovesciamento del regime di Bashar al-Assad, avvenuto lo scorso dicembre a seguito di un'offensiva ribelle che ha portato al-Sharaa al potere. Ahmad al-Sharaa, che resta per ora nella lista terroristica americana per i suoi legami passati con al-Qaeda e ISIS, ha più volte manifestato la volontà di cooperare con gli Stati Uniti, soprattutto nel settore energetico.

Mouaz Moustafa, direttore della Syrian Emergency Task Force, dopo aver incontrato il presidente siriano a Damasco, ha riferito ai funzionari della Casa Bianca che al-Sharaa desidera proporre agli americani la gestione dei giacimenti petroliferi siriani. Inoltre, il nuovo leader siriano si è impegnato formalmente a impedire un ritorno delle milizie iraniane nel Paese.

La nuova strategia statunitense appare parte di un piano più ampio di Trump per un rapido disimpegno militare americano dalla Siria. Le truppe statunitensi hanno già iniziato il ritiro, ma l'incontro con al-Sharaa potrebbe accelerare ulteriormente il processo, allontanando definitivamente gli Stati Uniti dalle politiche precedenti di isolamento economico e militare del regime di Damasco.

Charles Lister, direttore del programma Siria presso il Middle East Institute, ha commentato la situazione definendo questo incontro come un possibile punto di svolta per il Paese mediorientale: "La caduta del regime di Assad e la quasi sconfitta dell'Iran nel Levante presentano un'opportunità storica".

Preoccupazione israeliana

La decisione di revocare le sanzioni e incontrare al-Sharaa incontra tuttavia lo scetticismo e le preoccupazioni di Israele. Il governo israeliano guidato da Netanyahu guarda con diffidenza al nuovo leader siriano per i suoi passati legami con organizzazioni terroristiche come al-Qaeda. Israele ha già preso posizione attivamente sul territorio siriano, occupando aree specifiche per creare una zona cuscinetto e conducendo regolarmente raid aerei contro installazioni militari e depositi di armi.

Questa iniziativa americana rappresenta dunque un ulteriore punto di frizione tra Washington e Tel Aviv, che si aggiunge alle recenti divergenze sulla gestione dei rapporti con l'Iran e sul cessate il fuoco stabilito con gli Houthi nello Yemen. Netanyahu ha espresso chiaramente le sue riserve sulla linea diplomatica scelta da Trump, mantenendo una posizione cauta e di forte attenzione verso i nuovi equilibri regionali che si stanno delineando.

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