Trump revoca i nulla osta di sicurezza ai suoi rivali Krebs e Taylor ordinando indagini sul loro operato

Il presidente intensifica l'offensiva contro i suoi critici prendendo di mira due ex funzionari di alto livello della sicurezza nazionale.

Trump revoca i nulla osta di sicurezza ai suoi rivali Krebs e Taylor ordinando indagini sul loro operato

Il presidente Donald Trump ha revocato i nulla osta di sicurezza a Chris Krebs, ex direttore della CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency), e a Miles Taylor, ex funzionario del Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS).

L’ordine firmato dal presidente incarica anche il Dipartimento di Giustizia di investigare sulle attività di Krebs e Taylor durante i loro incarichi governativi.

Inoltre, viene revocato temporaneamente l’accesso a informazioni riservate anche a eventuali collaboratori noti dei due ex funzionari.

Questa decisione rappresenta l’ultimo episodio della campagna, sempre più decisa, condotta da Trump contro coloro che considera suoi nemici politici.

Revoche estese a collaboratori e istituzioni

Nel caso di Miles Taylor, l’ordine colpisce anche tutti i nulla osta concessi a persone affiliate all’Università della Pennsylvania, dove Taylor è attualmente docente.

La Casa Bianca ha dichiarato che le autorizzazioni resteranno sospese "in attesa di una revisione che stabilisca se tali accessi siano coerenti con l’interesse nazionale".

Per quanto riguarda Chris Krebs, le revoche si estendono al personale dell’azienda di cybersicurezza SentinelOne, presso cui Krebs lavora attualmente.

Il Dipartimento di Giustizia condurrà un’indagine su tutte le attività della CISA degli ultimi sei anni, con l’obiettivo di identificare eventuali condotte in contrasto con "l’impegno dell’amministrazione per la libertà di espressione e la fine della censura federale".

Le parole di Trump e la reazione dei diretti interessati

Miles Taylor, noto per aver pubblicato un editoriale sul New York Times e un libro sotto lo pseudonimo "Anonymous" durante il primo mandato di Trump, è stato accusato direttamente dal presidente:

"Penso che sia colpevole di tradimento, se volete sapere la verità", ha dichiarato Trump durante la firma dell’ordine.

Chris Krebs, invece, era stato licenziato via Twitter da Trump dopo aver pubblicamente smentito le accuse di brogli elettorali, definendo le elezioni del 2020 "le più sicure nella storia americana".

In quell’occasione, Trump lo aveva definito "uno sbruffone", "una frode" e "una disgrazia".

In risposta all’ordine, Taylor ha commentato su X (ex Twitter):

"Il dissenso non è illegale. E certamente non è tradimento. L’America sta imboccando un sentiero oscuro".

Le reazioni del settore e della comunità di sicurezza

In una nota ufficiale, SentinelOne ha dichiarato che "coopererà attivamente in qualsiasi revisione dei nulla osta di sicurezza", precisando però che meno di dieci dipendenti risultano attualmente titolari di tali autorizzazioni.

L’azienda ha aggiunto:

"Consideriamo la Casa Bianca un collaboratore cruciale e continueremo a sostenere un’America forte in un momento di elevate minacce geopolitiche".

La CISA, invece, ha scelto di non commentare direttamente, rimandando ogni domanda alla Casa Bianca.

Un clima di tensione crescente

Nei primi mesi del suo secondo mandato, Trump ha già avviato azioni senza precedenti contro ex funzionari dell’intelligence, studi legali, politici e altre figure percepite come oppositori dell'attuale presidente.

Le misure adottate contro Krebs e Taylor rischiano ora di generare forte indignazione nelle comunità della cybersicurezza e della sicurezza nazionale, dove entrambi godono di ampio rispetto.

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