Trump punta a tagliare metà delle leggi federali con un’IA del DOGE

Un progetto interno del Department of Government Efficiency (DOGE) mostra l’intenzione dell’amministrazione Trump di ridurre del 50% le normative federali entro il primo anniversario del suo insediamento.

Trump punta a tagliare metà delle leggi federali con un’IA del DOGE

Secondo dei documenti ottenuti dal Washington Post e testimonianze di quattro funzionari, il Department of Government Efficiency (DOGE) sta sviluppando un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale, il DOGE AI Deregulation Decision Tool, in grado di analizzare circa 200.000 regolamenti federali e identificarne 100.000 da eliminare. Una presentazione interna del 1° luglio sostiene che l’automazione porterà a un risparmio di migliaia di miliardi di dollari, riducendo i costi di conformità, il bilancio federale e stimolando investimenti privati.

Il software è già stato testato al Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano (HUD), dove ha esaminato oltre 1.000 sezioni normative in meno di due settimane, e al Consumer Financial Protection Bureau, dove avrebbe redatto tutte le proposte di deregulation. Tre dipendenti HUD e documenti interni confermano che lo strumento è stato utilizzato per suggerire modifiche e cancellazioni di regolamenti.

Il progetto è stato sviluppato da ingegneri reclutati nell’ambito dell’iniziativa DOGE di Elon Musk. James Burnham, ex capo degli avvocati del dipartimento e ora managing partner di King Street Legal, ha dichiarato che il team ha cercato soluzioni legali e tecnologiche per abrogare il maggior numero possibile di regolamenti durante il mandato di Trump, definendo l’uso dell’IA una strategia logica per accelerare il processo.

Il portavoce della Casa Bianca Harrison Fields ha precisato che nessun piano è ancora stato approvato, ma ha elogiato gli esperti di DOGE, impegnati in una trasformazione senza precedenti delle procedure di governo per migliorarne efficienza ed efficacia. Un portavoce di HUD ha aggiunto che le discussioni sono in corso e che lo strumento non sostituirà il giudizio degli esperti, ma sarà complementare.

La spinta alla deregolamentazione si inserisce in un contesto più ampio. Il 31 gennaio, Trump ha firmato un ordine esecutivo che obbliga le agenzie a eliminare dieci regolamenti per ogni nuova norma introdotta. Alcuni dipartimenti hanno già iniziato a tagliare: a maggio, il Dipartimento dei trasporti ha eliminato 52 regolamenti e oltre 73.000 parole dal Federal Register, mentre il Dipartimento del lavoro ha annunciato la rimozione di oltre 60 norme. Tuttavia, secondo l’American Action Forum, i progressi restano più lenti rispetto al primo mandato di Trump, quando nei primi sei mesi furono risparmiati circa 550 milioni di dollari e ridotte 566.000 ore di burocrazia.

Il nuovo strumento punta a velocizzare il processo, permettendo a ogni agenzia di identificare le normative da abrogare in meno di un mese. Entro il 1° settembre gli uffici federali dovranno completare le liste dei regolamenti da eliminare, mentre DOGE sta avviando la formazione del personale.

Non mancano i dubbi sulla legalità di questa strategia. Alcuni esperti di diritto amministrativo, come Nicholas Bagley dell’Università del Michigan, ricordano che i tribunali potrebbero non convalidare le abrogazioni unilaterali. Lo stesso DOGE ha consultato un team di avvocati — Burnham, Austin Raynor, Jacob Altik e Ashley Boizelle — per valutare la conformità dell’IA alle norme.

Secondo i dati della presentazione, il 50% delle regolamentazioni federali non è imposto per legge, il 38% è obbligatorio per statuto e il 12% è richiesto dalle agenzie pur non essendo legale. Eliminando le prime due categorie, il governo potrebbe recuperare 3.300 miliardi di dollari l’anno, ma il processo richiederebbe 3,6 milioni di ore di lavoro umano. L’IA, invece, permetterebbe di ridurre il fabbisogno del 93%, analizzando fino a 500.000 commenti pubblici sui cambi normativi.

Nei prossimi cinque mesi, le agenzie federali lavoreranno con lo strumento per selezionare i regolamenti da eliminare, raccogliere le osservazioni del pubblico e inviare le proposte formali di cancellazione. L’obiettivo dichiarato è concludere l’operazione entro il 20 gennaio 2026, con lo slogan “Relaunch America”.

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