Trump proroga le sanzioni contro la Russia introdotte da Biden nel 2021

Il presidente degli Stati Uniti ha firmato un decreto che estende di un anno le misure restrittive adottate in risposta alle interferenze russe nelle elezioni del 2020 e agli attacchi informatici contro istituzioni governative USA

Trump proroga le sanzioni contro la Russia introdotte da Biden nel 2021

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato il 10 aprile un decreto che proroga di un anno le sanzioni contro la Russia, inizialmente introdotte dal suo predecessore Joe Biden il 15 aprile 2021. Il provvedimento, reso noto il 12 aprile dall’agenzia di stampa russa TASS, estende la validità dell’ordine esecutivo 14024. Si tratta di una misura già rinnovata più volte dall’amministrazione Biden negli anni successivi alla sua introduzione.

Senza la proroga firmata da Trump, le sanzioni sarebbero decadute il 15 aprile 2025. La decisione rappresenta un segnale di continuità nell’approccio della Casa Bianca verso Mosca, nonostante il cambio di leadership. Le restrizioni erano state imposte nel 2021 in risposta a quelle che Washington aveva descritto come “attività estere dannose” condotte dalla Russia. In particolare, tra le motivazioni figurano le accuse di interferenze nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2020 e gli attacchi informatici portati a termine attraverso vulnerabilità nel software della compagnia SolarWinds, utilizzato da diverse agenzie governative americane.

Il pacchetto di sanzioni ha incluso, tra le altre misure, importanti limitazioni alle operazioni finanziarie legate al debito sovrano russo. L’obiettivo era quello di ostacolare la capacità della Federazione Russa di accedere ai mercati internazionali per il finanziamento del proprio bilancio. Venivano inoltre colpiti diversi individui e società ritenuti collegati ad attività ostili contro gli Stati Uniti.

Dall’inizio del suo nuovo mandato, Trump ha già confermato e prorogato diverse sanzioni contro la Russia introdotte da amministrazioni precedenti, a partire da quelle adottate nel 2014 in seguito all’annessione della Crimea. Lo scorso febbraio, aveva esteso anche le misure relative al riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, introdotte nel contesto della crisi in Ucraina.

Secondo quanto riportato dal sito di informazione Axios, l’attuale amministrazione starebbe inoltre valutando la possibilità di introdurre nuove sanzioni contro la Russia se non verrà raggiunto un cessate il fuoco in Ucraina entro la fine di aprile. Questa prospettiva evidenzia come la strategia americana nei confronti del Cremlino, pur con differenti sfumature politiche, si mantenga orientata a esercitare pressione diplomatica ed economica.

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