Trump pronto a invocare una legge del 1798 per accelerare le espulsioni di massa
L'Amministrazione Trump punta a utilizzare l'Alien Enemies Act contro i membri del gruppo criminale venezuelano Tren de Aragua.
L'Amministrazione Trump si prepara a invocare una legge risalente al XVIII secolo per accelerare il programma di espulsioni di massa promesso dal presidente.
Secondo quanto riferito alla CNN da quattro fonti a conoscenza delle discussioni, nei prossimi giorni potrebbe essere annunciata l'attivazione dell'Alien Enemies Act del 1798, una normativa che conferirebbe al presidente ampi poteri per espellere gli immigrati senza documenti.
La decisione, che potrebbe essere annunciata già domani, rappresenterebbe un passo significativo per facilitare le procedure di espulsione di determinati gruppi di immigrati.
L'obiettivo principale dell'Amministrazione rimane il Tren de Aragua (TDA), un'organizzazione criminale venezuelana che attualmente opera negli Stati Uniti e in altri Paesi.
Trump ha già ordinato alla sua Amministrazione di designare il TDA come organizzazione terroristica straniera e di utilizzare questa misura per espellere le persone identificate come suoi membri.
Cosa è l’Alien Enemies Act?
L'Alien Enemies Act, legge poco conosciuta ma ancora in vigore, conferisce al presidente un'autorità straordinaria in materia di immigrazione, sebbene gli esperti legali abbiano avvertito che la sua applicazione potrebbe affrontare significative sfide nei tribunali americani.
La normativa è stata concepita per essere invocata quando gli Stati Uniti sono in guerra con un altro Paese, o quando una nazione straniera ha invaso il territorio americano o minacciato di farlo.
Gli esperti di diritto sostengono che sarebbe difficile per Trump utilizzare questa legge in assenza di un attacco da parte di un governo straniero, anche se l'Amministrazione dovesse citare come motivazioni le minacce provenienti da gang o cartelli della droga.
Storicamente, l'Alien Enemies Act è stata invocata solo tre volte nella storia degli Stati Uniti, sempre in periodi bellici, come riporta il Brennan Center.
Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzata per giustificare detenzioni ed espulsioni di immigrati tedeschi, austro-ungarici, italiani e giapponesi.
La legge ebbe un ruolo anche nella famigerata politica di internamento dei giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale, secondo quanto riferisce l'istituto specializzato in diritto e politica.