Trump promette aiuti per la difesa aerea ucraina dopo la pausa delle forniture di armi

In una telefonata con Zelensky, il presidente americano ha espresso la volontà di aiutare Kiev sul fronte della difesa aerea, mentre la Russia intensifica gli attacchi e Washington sospende una spedizione di armi

Trump promette aiuti per la difesa aerea ucraina dopo la pausa delle forniture di armi
Photo by Julia Rekamie / Unsplash

Il presidente Donald Trump ha assicurato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’impegno degli Stati Uniti a sostenere la difesa aerea dell’Ucraina, in risposta all’intensificazione degli attacchi russi sul territorio ucraino. Lo riportano i media americani dopo la conversazione telefonica avvenuta venerdì.

La telefonata tra i due leader è arrivata a pochi giorni dalla decisione del Pentagono di sospendere una spedizione di armi diretta a Kiev. Il carico includeva anche intercettori per la difesa aerea e munizioni. La scelta ha colto di sorpresa sia le autorità ucraine che diversi funzionari dell’amministrazione Trump, che non erano stati preventivamente informati della sospensione.

Il colloquio tra Trump e Zelensky è durato circa quaranta minuti e si è concentrato quasi esclusivamente sulle esigenze ucraine in materia di difesa aerea. Una delle due fonti ha affermato che Trump era perfettamente a conoscenza dell’ultima escalation militare russa, comprendente attacchi aerei su città ucraine e bombardamenti sul fronte. “Trump ha detto che vuole aiutare con la difesa aerea e che verificherà cosa è stato sospeso, se c’è qualcosa”, ha dichiarato la fonte.

Trump e Zelensky hanno concordato sull’importanza di far incontrare presto i rispettivi team tecnici e diplomatici per discutere non solo della difesa aerea, ma anche di altre possibili forniture di armamenti. Al momento, la White House non ha risposto a una richiesta di commento in merito alla telefonata e ai contenuti discussi.

Zelensky ha confermato il colloquio attraverso un messaggio pubblicato su X, nel quale ha parlato di “opportunità nella difesa aerea” e ha riferito che i due presidenti hanno “concordato che lavoreremo insieme per rafforzare la protezione dei nostri cieli”. Il presidente ucraino ha aggiunto che l’Ucraina è “grata per tutto il supporto fornito”, sottolineando come tale sostegno contribuisca a “proteggere le vite, salvaguardare la nostra libertà e indipendenza”. Zelensky ha infine ribadito l’impegno dell’Ucraina nel sostenere “tutti gli sforzi per fermare le uccisioni e ripristinare una pace giusta, duratura e dignitosa”, auspicando “un nobile accordo per la pace”.

La telefonata tra Trump e Zelensky arriva il giorno dopo un’altra conversazione telefonica del presidente americano, questa volta con Vladimir Putin. Il leader russo ha ribadito a Trump che la Russia non intende rinunciare ai propri obiettivi militari in Ucraina, segnalando l’assenza di disponibilità immediata a un percorso negoziale. Il presidente americano ha poi riferito pubblicamente che la chiamata con Putin non ha portato a nessun progresso. “Sono molto deluso dalla conversazione che ho avuto con Putin perché non penso che ci sia. Non sta cercando di fermarsi. Non sono stato contento della conversazione”, ha dichiarato Trump ai giornalisti venerdì mattina.

Subito dopo la chiamata, Mosca ha intensificato la propria offensiva aerea, lanciando centinaia di droni e una dozzina di missili balistici contro il territorio ucraino. L’azione ha contribuito ad accrescere l’urgenza delle richieste di assistenza da parte del governo di Kiev e ha complicato ulteriormente la gestione della crisi da parte dell’amministrazione statunitense.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.