Trump presenta la sua proposta di bilancio 2026: pesanti tagli alla spesa interna ed aumento delle spese per la difesa
Il piano presentato da Trump prevede una riduzione del 22,6% per i programmi di spesa interni ed un contemporaneo incremento del 13% per la spesa militare, che raggiungerebbe così la cifra record di 1,01 mila miliardi di dollari.

Oggi il presidente Donald Trump ha trasmesso al Congresso la sua proposta di bilancio per l’anno fiscale 2026, un documento che combina una forte riduzione della spesa interna non essenziale con un significativo incremento dei fondi destinati alla sicurezza nazionale. La Casa Bianca sottolinea che, se approvato, il piano riporterebbe la spesa discrezionale non militare ai livelli più bassi dal 2017, passando da 1.830 a 1.700 miliardi di dollari, con un taglio complessivo del 7,6%. In particolare, il testo prevede una contrazione del 22,6% (163 miliardi di dollari) delle risorse non dedicate alla difesa e, allo stesso tempo, un aumento del 13% del budget militare, che salirebbe così a 1.010 miliardi di dollari.
Nel delineare le aree di intervento, l’amministrazione ha indicato come sacrificabili programmi quali quelli per la Diversity, Equity & Inclusion e le iniziative legate alla “critical race theory”, giudicati “eccessivamente woke e dispendiosi”. Al contrario, intende preservare o potenziare i finanziamenti per enti ritenuti strategici, come i Dipartimenti dei Trasporti, della Sicurezza Interna e dei Veteran Affairs. In questo contesto, la Federal Aviation Administration otterrebbe risorse aggiuntive per l’assunzione di nuovi controllori del traffico aereo e per l’ammodernamento di strutture e radar.
La proposta incide anche sull’istruzione e sulla sanità pubblica: i fondi per l’equità scolastica subiscono forti riduzioni, con quasi 5 miliardi di dollari in meno per i programmi K‑12 e Title I e decine di milioni tolti all’Ufficio per i Diritti Civili e ai programmi di supporto agli studenti stranieri. Allo stesso tempo, la commissione Make America Healthy Again di Robert F. Kennedy Jr. riceverebbe 500 milioni di dollari in più per la ricerca sulle malattie croniche infantili e sulle patologie autoimmuni, mentre i Centers for Disease Control and Prevention, gli National Institutes of Health e altri enti di ricerca gestiti dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani vedrebbero tagli fino a 17 miliardi di dollari.
Per i veterani, il piano stanzia ulteriori 3,3 miliardi di dollari per i servizi sanitari e 2,1 miliardi per l’implementazione di cartelle cliniche elettroniche, favorendo il ricorso a fornitori locali. Il capitolo infrastrutture prevede invece un modesto aumento di risorse per autostrade, porti e ferrovie, nonché un massiccio stanziamento di 400 miliardi di dollari per migliorare la sicurezza e l’affidabilità della rete ferroviaria nazionale.
Sul versante della difesa, l’aumento richiesto da Trump sostiene un ambizioso programma di rafforzamento della sicurezza interna, di contenimento dell’influenza cinese nell’Indo-Pacifico e di rilancio della base industriale del settore. Tra le promesse più rilevanti vi sono il potenziamento della cantieristica navale e l’avvio della costruzione scudo missilistico “Golden Dome”. I 119 miliardi di dollari aggiuntivi verrebbero incanalati tramite il disegno di legge di riconciliazione già all’esame del Congresso, mentre il budget di base del Pentagono resterebbe fissato a 893 miliardi.
Va tuttavia sottolineato che questa proposta rappresenta principalmente una dichiarazione di intenti del presidente: sarà, alla fine, il Congresso a ridiscutere e modificare le cifre, soprattutto alla luce dell’ampia riforma fiscale in corso di esame, la quale potrebbe alterare significativamente le proiezioni di entrata e spesa federali nel medio termine.