Trump ordina un’inchiesta sui musei accusati di “wokismo”

Il presidente critica la Smithsonian Institution per un presunto eccesso di attenzione alla storia della schiavitù e annuncia una revisione del loro allineamento alla sua visione dell’America

Trump ordina un’inchiesta sui musei accusati di “wokismo”
Photo by Sara Cottle / Unsplash

Donald Trump ha chiesto al dipartimento di giustizia di aprire un’inchiesta sui musei statunitensi, accusandoli di essere “gli ultimi resti del wokismo”. L’annuncio è arrivato martedì 19 agosto attraverso Truth Social, dove il presidente ha dichiarato di voler replicare nei musei lo stesso approccio già seguito con le università.

Trump ha puntato il dito contro la Smithsonian Institution, che gestisce una ventina di musei a Washington, accusandola di offrire una rappresentazione “orribile del Paese”, troppo incentrata sui crimini legati alla schiavitù e priva di attenzione ai successi nazionali. “La Smithsonian è fuori controllo”, ha scritto, ribadendo che gli Stati Uniti non possono essere “woke” perché “il wokismo è finito”.

Secondo la Casa Bianca, un esame approfondito delle istituzioni culturali – compreso il Kennedy Center – servirà ad assicurare che i contenuti siano “allineati” con la visione della storia americana promossa dal presidente, fondata sulla “verità e la ragione”. Già a marzo Trump aveva firmato un decreto per rafforzare il controllo sui musei della Smithsonian, accusati di revisionismo storico e di indottrinamento ideologico durante le presidenze di Barack Obama e Joe Biden.

Il governo ha giustificato queste misure anche con le celebrazioni del 250° anniversario dell’indipendenza statunitense, in programma nel 2026. L’intervento sui musei si inserisce infatti in una più ampia campagna, avviata sette mesi fa, per riportare sotto l’influenza presidenziale istituzioni culturali ed educative considerate permeate da idee progressiste in favore delle minoranze.

I termini “woke” e “wokismo”, originariamente legati alla consapevolezza delle ingiustizie sociali e razziali all’interno delle comunità afro-americane, sono stati negli ultimi anni ripresi in chiave critica da leader e movimenti conservatori, negli Stati Uniti e in Europa, per stigmatizzare pratiche culturali o politiche ritenute eccessivamente orientate al progressismo.

Rimani sempre aggiornato seguendoci su WhatsApp

Canale WhatsApp
Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.