Trump ordina attacchi aerei in Somalia contro l'ISIS
Il nuovo presidente annuncia raid aerei mirati contro un alto funzionario pianificatore degli attacchi dell'ISIS e altri esponenti terroristi, sottolineando la fermezza della strategia antiterrorismo degli Stati Uniti.
Il presidente Donald Trump ha fatto sapere questa sera sui suoi canali social di aver ordinato attacchi aerei in Somalia contro un alto funzionario responsabile delle operazioni dell’ISIS ed altri terroristi appartenenti al gruppo.

Secondo Trump, le Forze Armate statunitensi hanno individuato gli obiettivi nascosti in grotte nelle montagne del Golis, nel nord della Somalia, e hanno distrutto le strutture utilizzate come rifugi dai terroristi, eliminando nel contempo numerosi miliziani senza arrecare danni ai civili.
Con toni critici, Trump ha fatto riferimento, anche in questo caso, all’operato della precedente Amministrazione Biden, accusandola di non aver agito tempestivamente contro gli stessi obiettivi, mentre lui è stato in grado di "portare subito a termine il lavoro".
Trump ha concluso il suo messaggio con un monito inequivocabile ai terroristi dell'ISIS:
"VI TROVEREMO E VI UCCIDEREMO".
Anche il neo Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha confermato che, secondo le prime valutazioni del Pentagono, il raid aereo ha provocato la morte di diversi terroristi, sottolineando l’importanza di operazioni che degradino la capacità dell’ISIS di pianificare e condurre attacchi contro gli Stati Uniti e i suoi alleati.
Su indicazione del Presidente Trump e in coordinamento con il Governo Federale della Somalia, ho autorizzato il Comando Africano degli Stati Uniti a condurre oggi attacchi aerei coordinati contro agenti dell'ISIS-Somalia nelle montagne di Golis. Secondo la nostra valutazione iniziale, diversi terroristi sono stati uccisi negli attacchi aerei e nessun civile è stato ferito. Questa azione riduce ulteriormente la capacità dell'ISIS di pianificare e condurre attacchi terroristici che minacciano i cittadini statunitensi, i nostri partner e i civili innocenti ed invia un chiaro segnale che gli Stati Uniti sono sempre pronti a trovare ed eliminare i terroristi che minacciano gli Stati Uniti e i nostri alleati, anche mentre rafforziamo il controllo delle nostre frontiere e conduciamo molte altre operazioni sotto la guida del Presidente Trump.
Quindi Hegseth ha ribadito il messaggio con un post su X in cui si congratula con il comando delle Forze Armate americane in Africa per il raid aereo di oggi ed afferma che "i nemici sono stati avvisati".
Well done @USAfricaCommand.
— Pete Hegseth (@PeteHegseth) February 1, 2025
Enemies on notice under President @realDonaldTrump. https://t.co/M9EejY1KGG
L’operazione rappresenta, ad ogni modo, il primo raid aereo americano in Somalia durante il secondo mandato del presidente Trump, e si inserisce in un contesto di crescenti preoccupazioni per l’evoluzione dell’ISIS in Africa.
Il gruppo terrorista, che ha visto il suo rafforzamento in Somalia a partire dal 2015 grazie alla defezione di elementi provenienti da al-Shabab, opera nel territorio africano con azioni che spaziano dall’estorsione di fondi alla realizzazione di attacchi sporadici.
L’operazione militare di oggi si configura come un tassello della strategia antiterrorismo degli Stati Uniti, volta a rafforzare la presenza militare in regioni considerate strategiche e a sostenere i governi locali nella lotta contro il terrorismo.
Tuttavia, il panorama operativo in Africa non è privo di altre criticità per gli Stati Uniti: la recente perdita di basi militari chiave in Paesi come il Ciad e il Niger ha messo a dura prova la capacità di Washington di condurre missioni in maniera continuativa lungo il Sahel.
In questo scenario, l’azione in Somalia rappresenta in maniera chiara una dimostrazione della volontà della nuova Amministrazione di voler mantenere un approccio deciso ed allo stesso tempo flessibile per fronteggiare le minacce terroriste emergenti in Africa.