Trump ordina ai senzatetto di lasciare Washington
Il presidente annuncia che saranno offerti alloggi alternativi «lontano» dalla capitale, mentre promette di renderla «più sicura e più bella che mai»

Donald Trump ha invitato i senzatetto di Washington a lasciare la città «immediatamente», dichiarando che il governo fornirà loro un alloggio ma «lontano» dalla capitale. L’annuncio, diffuso domenica 10 agosto sulla piattaforma Truth Social, anticipa una conferenza stampa prevista per lunedì, nella quale il presidente illustrerà il suo piano per rendere Washington «più sicura e più bella che mai».
Nel suo messaggio, Trump ha scritto: «I senzatetto devono andarsene, IMMEDIATAMENTE. Vi daremo posti dove dormire, ma LONTANO dalla capitale». Ha poi rivolto un avvertimento ai «criminali»: «Voi non dovete andarvene. Vi metteremo in prigione, dove dovreste essere».

Secondo il rapporto annuale del Dipartimento per l’edilizia abitativa, nel 2024 Washington era al 15º posto tra le città statunitensi con il maggior numero di senzatetto, con oltre 5.600 persone censite.
Fin dal suo ritorno alla Casa Bianca, Trump ha più volte minacciato di riportare la gestione della capitale sotto il diretto controllo federale. Washington, istituita dopo la guerra d’Indipendenza e non appartenente ad alcuno Stato, è regolata dalla Costituzione in modo che il Congresso abbia competenza sulle sue questioni. Una legge del 1973 consente agli abitanti di eleggere un consiglio municipale, le cui decisioni restano comunque soggette al controllo del Congresso.
A fine febbraio, Trump aveva sostenuto un progetto di legge per abolire tale normativa, motivandolo con la necessità di combattere la criminalità. «C’è troppo crimine, troppi graffiti, troppe tende [di senzatetto] sui prati, quei magnifici prati», aveva dichiarato, sottolineando l’importanza dell’aspetto della città che ospita regolarmente alti dignitari stranieri.
A fine marzo, il presidente ha firmato un decreto che aumenta la supervisione federale sulla municipalità, in particolare nella lotta all’immigrazione clandestina.
Washington vota storicamente per i democratici: alle presidenziali di novembre, la candidata Kamala Harris ha ottenuto oltre il 90% dei voti. La sindaca Muriel Bowser, democratica, ha scelto una linea di dialogo con il presidente, arrivando a rimuovere a marzo una grande scritta murale “Black Lives Matter” realizzata nel 2020 e criticata dai repubblicani.
Intervistata da MSNBC poco prima delle dichiarazioni di Trump, Bowser ha affermato che la conferenza stampa del presidente avrebbe probabilmente annunciato «un afflusso di forze dell’ordine federali» in città. Ha respinto l’idea di un aumento della criminalità, citando dati che mostrano «tendenze positive in ogni categoria».
Il Dipartimento di giustizia ha riferito a gennaio che i reati violenti nel 2024 sono scesi ai livelli più bassi da oltre trent’anni. La sindaca ha definito «esagerata ed errata» ogni analogia con città in guerra, rispondendo alle parole di Stephen Miller, consigliere di Trump, che aveva sostenuto che Washington fosse «più violenta di Baghdad».