Trump ora minaccia la Russia, nuove sanzioni e dazi se non accetta il cessate il fuoco con l'Ucraina

Si tratta di un improvviso cambio di rotta del presidente americano che fino a oggi aveva adottato una linea più morbida verso Putin, rispetto alle dure critiche contro Zelensky.

Trump ora minaccia la Russia, nuove sanzioni e dazi se non accetta il cessate il fuoco con l'Ucraina
Foto di Michael Parulava / Unsplash

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato oggi di imporre nuove sanzioni e dazi alla Russia, intensificando così la pressione sul Cremlino affinché accetti un cessate il fuoco ed un accordo di pace con l'Ucraina.

Si tratta della prima volta, dall'inizio del suo mandato, che Trump lancia una minaccia pubblica contro la Russia, dopo aver mantenuto finora un atteggiamento più conciliante verso Vladimir Putin e aver invece criticato duramente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Questa la traduzione in italiano di ciò che il presidente americano ha scritto sul suo social media Truth Social:

"Considerando che la Russia sta assolutamente 'martellando' l'Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto valutando seriamente di imporre sanzioni bancarie, sanzioni su larga scala e dazi contro la Russia fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco e un ACCORDO FINALE PER LA PACE. A Russia e Ucraina dico: sedetevi al tavolo delle trattative adesso, prima che sia troppo tardi. Grazie!!!".

Subito dopo le dichiarazioni di Trump, l'indice della Borsa di Mosca è sceso di quasi l'1,5%.

Un cambiamento di tono per Trump?

Questa minaccia segna un apparente cambiamento di tono per Trump, che nelle ultime settimane aveva sostenuto ripetutamente che la Russia fosse pronta a negoziare un accordo di pace dopo aver invaso l'Ucraina tre anni fa.

Giusto durante il suo discorso al Congresso di martedì, Trump aveva dichiarato:

"Abbiamo avuto discussioni serie con la Russia e ricevuto forti segnali del fatto che sono pronti per la pace".

Secondo una fonte di Axios alla Casa Bianca, negli ultimi giorni "la rabbia di Trump è cresciuta" per il comportamento della Russia e per gli attacchi in Ucraina, avvenuti proprio mentre lui sta spingendo Kyiv a negoziare un cessate il fuoco.

Già ieri il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent aveva minacciato Mosca di sanzioni. Bessent aveva affermato che le sanzioni "saranno utilizzate in modo aperto e aggressivo per ottenere il massimo effetto immediato" se necessario.

Tuttavia, gli analisti ritengono che i dazi minacciati da Trump potrebbero avere un impatto limitato su Mosca, considerando che gli Stati Uniti hanno importato beni dalla Russia per un valore di soli 3 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2024, secondo i dati ufficiali. Inoltre, gli Stati Uniti hanno già in vigore estese sanzioni contro la Russia.

La precedente campagna di pressione sull'Ucraina

All'inizio di questa settimana, Trump aveva deciso di sospendere le forniture di armi e la condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina per forzare Kyiv ai negoziati.

Questa pressione ha portato l'Ucraina ad essere più disponibile verso l'idea di un cessate il fuoco e a esprimere la disponibilità a impegnarsi in colloqui di pace con la Russia.

La prossima settimana, alti funzionari statunitensi e ucraini si incontreranno, quindi, in Arabia Saudita per discutere un possibile cessate il fuoco e un quadro generale per un accordo di pace con la Russia.

Questo incontro arriva alcune settimane dopo un meeting di alto livello tra funzionari statunitensi e russi, sempre in Arabia Saudita.

La situazione sul campo di battaglia

Le forze russe hanno lanciato un duro attacco aereo contro l'Ucraina durante la notte, prendendo di mira strutture energetiche in tutto il Paese, hanno dichiarato oggi le autorità ucraine.

I missili e i droni hanno ucciso almeno 2 persone e ne hanno ferite altre 7 nella regione meridionale di Kherson. 2 persone sono state ferite nella regione centrale di Poltava.

Danni a edifici residenziali e strutture energetiche sono stati segnalati in diverse regioni, tra cui Kharkiv nell'est, Odesa nel sud e Ternopil nell'Ucraina occidentale.

Gli attacchi hanno danneggiato anche alcuni impianti di produzione di gas naturale, ha dichiarato in un comunicato l'azienda statale ucraina del petrolio e del gas Naftogaz.

La Naftogaz ha dichiarato che quello di oggi è stato il 17° attacco combinato con missili e droni contro le sue strutture, l'ultima raffica di attacchi aerei quasi quotidiani volti a indebolire le difese ucraine e a degradare le infrastrutture energetiche del Paese durante i rigidi mesi invernali.

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