Trump minaccia i controllori del traffico aereo assenti durante lo shutdown

Il presidente promette bonus di 10.000 dollari a chi è rimasto al lavoro e annuncia trattenute sugli stipendi per gli assenti. Da 41 giorni oltre un milione di funzionari non riceve lo stipendio, migliaia di voli cancellati.

Trump minaccia i controllori del traffico aereo assenti durante lo shutdown
Photo by MICHAEL CHIARA / Unsplash

Il presidente Donald Trump ha minacciato lunedì 10 novembre di trattenere parte degli stipendi futuri ai controllori del traffico aereo che si sono assentati dal lavoro durante lo shutdown governativo. Allo stesso tempo ha promesso un bonus di 10.000 dollari a chi è rimasto in servizio nonostante l'assenza di stipendio. La crisi della paralisi di bilancio dura dal 1° ottobre e ha lasciato senza stipendio oltre un milione di funzionari federali.

"Tutti i controllori del traffico aereo devono tornare al lavoro immediatamente", ha scritto Trump sul social network Truth Social, con l'ultima parola in maiuscolo. "Chiunque non lo farà subirà trattenute sostanziali" sugli stipendi che riceverà dopo la fine dello shutdown. Il presidente ha definito "veri patrioti" i controllori rimasti al lavoro e ha annunciato per loro "un bonus di 10.000 dollari per il servizio distinto reso al nostro Paese".

Le parole del presidente sono arrivate mentre più di 2.000 voli venivano cancellati negli Stati Uniti e altri 7.000 subivano ritardi. La settimana scorsa l'agenzia federale per l'aviazione Federal Aviation Administration ha ordinato una riduzione del 10% dei voli in 40 aeroporti principali del Paese per alleggerire il carico di lavoro dei controllori in servizio. La misura mira a prevenire incidenti in un momento in cui molti controllori lavorano sei giorni su sette per dieci ore al giorno senza ricevere alcun compenso.

I controllori del traffico aereo sono classificati come lavoratori governativi essenziali, il che significa che devono presentarsi al lavoro anche durante lo shutdown, a differenza di altri funzionari federali che vengono messi in congedo. La loro situazione è diventata sempre più difficile: hanno ricevuto uno stipendio parziale a ottobre, poi due buste paga completamente vuote. Alcuni hanno iniziato a cercare lavoretti per pagare le bollette, altri si sono assentati per malattia. La carenza di personale, già critica prima dello shutdown con quasi 4.000 posizioni vacanti su circa 10.700 controllori in servizio, si è ulteriormente aggravata.

"Per quelli che non hanno fatto altro che lamentarsi e hanno preso tempo libero, anche se tutti sapevano che sarebbero stati pagati per intero nel prossimo futuro, non sono felice di voi", ha scritto Trump. Il presidente ha poi aggiunto che chi vuole lasciare il servizio "non deve esitare a farlo, senza alcun pagamento o liquidazione. Sarete rapidamente sostituiti da veri patrioti". L'affermazione ignora però il fatto che addestrare e certificare nuovi controllori richiede anni.

Interrogato dalla rete televisiva Fox News su dove avrebbe trovato i soldi per i bonus promessi, Trump ha risposto: "Non lo so. Prendo sempre i soldi da qualche parte, indipendentemente. Non importa". Il presidente ha anche respinto le preoccupazioni economiche degli americani, definendo l'economia "la più forte che sia mai stata", nonostante un recente sondaggio di NBC News mostri che circa due terzi degli intervistati ritengono che non abbia mantenuto le promesse su inflazione ed economia.

Il sindacato nazionale dei controllori del traffico aereo National Air Traffic Controllers Association ha difeso i suoi membri. "La stragrande maggioranza di questi professionisti altamente qualificati continua a svolgere uno dei lavori più stressanti e impegnativi al mondo, nonostante non venga compensata", ha dichiarato l'organizzazione in un comunicato. Il presidente del sindacato Nick Daniels, in conferenza stampa mentre Trump pubblicava i suoi messaggi, ha spiegato che alcuni controllori hanno difficoltà a pagare spese basilari come la benzina per andare al lavoro. "Troppo è troppo", ha affermato Daniels. "I controllori del traffico aereo non dovrebbero mai servire da pedine in un gioco politico".

Le reazioni politiche alle parole di Trump sono state contrastanti. Pete Buttigieg, che è stato segretario ai trasporti nell'amministrazione precedente, ha criticato duramente il presidente: "Il presidente non durerebbe cinque minuti come controllore del traffico aereo, e dopo tutto quello che hanno passato e il modo in cui questa amministrazione li ha trattati dal primo giorno, non ha alcun diritto di denigrarli ora". Anche Rick Larsen, democratico e membro di spicco della commissione Trasporti della Camera, ha parlato di "attacchi scomposti al patriottismo" di persone che meriterebbero invece ringraziamenti.

Il segretario ai trasporti Sean Duffy si è invece allineato con Trump, scrivendo sul social network X che i controllori "devono presentarsi al lavoro" e promettendo di collaborare con il Congresso per ricompensare chi è rimasto in servizio. Pochi giorni prima, però, lo stesso Duffy aveva espresso su CNN comprensione per le difficoltà dei controllori: "Hanno problemi economici reali e devono scegliere tra nutrire le loro famiglie e venire al lavoro". Lo speaker della Camera Mike Johnson ha mostrato simpatia per i controllori, definendo il loro lavoro "molto stressante, e ancora più stressante quando hanno problemi a provvedere alle loro famiglie".

Le cancellazioni di voli hanno colpito duramente i passeggeri nel fine settimana, con oltre 4.500 voli cancellati e 18.000 in ritardo. All'aeroporto di Philadelphia un viaggiatore ha visto il suo volo cancellato e riprenotato due volte domenica. A Boston un altro passeggero ha noleggiato un'auto per precauzione, non fidandosi del biglietto aereo. Le interruzioni rischiano di peggiorare con l'avvicinarsi del Thanksgiving, la festa del Ringraziamento di fine novembre quando milioni di americani viaggiano per vedere le loro famiglie.

Lunedì sera il Senato ha approvato un disegno di legge per porre fine alla paralisi di bilancio dopo un accordo tra la maggioranza repubblicana e alcuni democratici moderati. Il testo deve ora passare alla Camera dei rappresentanti per l'approvazione, forse già mercoledì, prima di arrivare sulla scrivania del presidente per la firma definitiva. Il presidente del sindacato dei controllori ha però avvertito che la fine dello shutdown non sarà immediata come "accendere un interruttore". Inoltre l'accordo prevede finanziamenti solo fino a gennaio, il che significa che tra pochi mesi potrebbe ripresentarsi lo stesso problema.

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