Trump licenzia la dirigente dell'ente di salute pubblica
Susan Monarez, confermata solo a luglio dal Senato alla guida dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, è stata licenziata dopo aver rifiutato di sostenere le direttive del ministro della salute Robert Kennedy Jr.; diversi alti funzionari si sono dimessi in segno di protesta.

La Casa Bianca ha annunciato il licenziamento di Susan Monarez dalla direzione dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), una delle principali agenzie sanitarie statunitensi. La decisione è arrivata mercoledì 27 agosto con un comunicato del dipartimento della salute pubblicato su X: «Susan Monarez non è più direttrice dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. La ringraziamo per il suo servizio devoto al popolo americano».
Il provvedimento è stato presentato come conseguenza del mancato allineamento della direttrice con l’agenda sanitaria del presidente Donald Trump e del ministro della salute Robert Kennedy Jr., noto per le sue posizioni critiche sui vaccini. «Susan Monarez non è in accordo con il programma del presidente», ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Kush Desai, confermando il licenziamento.
Gli avvocati della dirigente, Mark Zaid e Abbe David Lowell, hanno però contestato la versione ufficiale: Monarez non avrebbe né rassegnato le dimissioni né ricevuto comunicazioni formali di licenziamento da parte della presidenza. Secondo i legali, la direttrice sarebbe stata «presa di mira» per aver rifiutato di avallare «direttive non scientifiche e irresponsabili» e per essersi opposta al licenziamento di esperti sanitari interni all’agenzia.
Susan Monarez era stata nominata alla guida dei Cdc soltanto poche settimane fa, dopo che la Casa Bianca aveva rinunciato al primo candidato, David Weldon, ex deputato e medico vicino alle posizioni vaccinoscettiche. La sua designazione era stata approvata dal Senato a fine luglio.
Il suo allontanamento ha provocato immediate reazioni all’interno dell’agenzia. Demetre Daskalakis, alto funzionario dei Cdc, ha annunciato le dimissioni pubblicando su X un messaggio critico nei confronti dell’amministrazione: «Quando troppo è troppo». Ha denunciato pressioni per produrre «politiche e documenti che non riflettono la realtà scientifica». Secondo diversi media statunitensi, altri alti responsabili hanno seguito la stessa strada.
Il caso si inserisce in una fase di profonda riorganizzazione della politica vaccinale avviata da Robert Kennedy Jr. Dall’inizio del suo mandato, il ministro della salute ha proceduto a licenziare numerosi esperti riconosciuti, a limitare l’accesso ai vaccini contro il Covid-19 e a ridurre i fondi destinati allo sviluppo di nuove tecnologie vaccinali. Le sue decisioni sono state più volte contestate dalla comunità scientifica, che le considera in contrasto con il consenso internazionale sul valore della vaccinazione.
La crisi si somma a tensioni già presenti all’interno dei Cdc. All’inizio di agosto la sede dell’agenzia ad Atlanta è stata colpita da un attacco armato condotto da un oppositore del vaccino contro il Covid-19, episodio che ha accresciuto il clima di insicurezza tra il personale.
In una dichiarazione diffusa dopo l’annuncio del ministero, gli avvocati di Monarez hanno sostenuto che la vicenda non riguarda soltanto una persona ma rappresenta «il smantellamento sistematico delle istituzioni di salute pubblica, il silenzio imposto agli esperti e la pericolosa politicizzazione della scienza».
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