Trump invoca l'Alien Enemies Act per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale
Una legge del 1798 è stata utilizzata per espellere membri di una gang venezuelana considerata come una "forza di invasione" nemica.

Il presidente Donald Trump ha invocato sabato l'Alien Enemies Act, una legge d'emergenza bellica risalente al 1798, per giustificare la deportazione immediata di cittadini stranieri associati alla gang venezuelana Tren de Aragua.
È la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale che questa legge viene applicata, conferendo ampi poteri di detenzione ed espulsione dei migranti all'Amministrazione Trump senza garantire il diritto dei migranti a un'udienza giudiziaria.
Poche ore dopo l'annuncio, il giudice federale James E. Boasberg, nominato da Barack Obama, ha temporaneamente bloccato le espulsioni dei migranti ai sensi di questa legge per due settimane e fissato un'udienza per valutare la legittimità delle azioni presidenziali.
Boasberg ha ordinato anche il rientro immediato negli Stati Uniti di eventuali voli di espulsione già avviati.
L'American Civil Liberties Union e Democracy Forward avevano preventivamente citato in giudizio Trump, sostenendo che l'uso della legge in tempo di pace sia improprio e violi i principi contemporanei del giusto processo.
Il presidente Trump ha risposto che considera il Tren de Aragua come un'organizzazione terroristica guidata indirettamente dal governo venezuelano di Nicolás Maduro, e ha esteso la definizione di "minaccia" anche agli Houthi sostenuti dall'Iran.
Trump ha dichiarato di voler utilizzare "l'immenso potere" delle leggi federali per combattere queste minacce alla sicurezza nazionale.
Ma l'American Civil Liberties Union e Democracy Forward hanno affermato che l'applicazione dell'Alien Enemies Act contro attori non-statali rappresenta un abuso delle prerogative presidenziali e sottolineato che tale approccio aggira le normali procedure legali in materia di immigrazione.
Trump ha però giustificato l'azione sostenendo che Tren de Aragua costituisce una minaccia diretta per gli Stati Uniti, accusando il gruppo di condurre una "guerra irregolare" e una "invasione predatoria" del territorio americano.
Questa mossa segue l'annuncio di un accordo con El Salvador, in cui gli Stati Uniti pagheranno 6 milioni di dollari per detenere circa 300 presunti membri della gang nelle carceri dure salvadoregne.
L'Alien Enemies Act era stato utilizzato solo in tre occasioni precedenti: durante la Guerra del 1812 e durante le due Guerre Mondiali, incluso per il controverso internamento di cittadini giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale nel campo di internamento di Manzanar.