Trump intensifica le critiche a Zelensky: "Non vuole la pace finché ha il sostegno degli Stati Uniti"
Il presidente americano convoca una riunione per discutere la possibile sospensione degli aiuti militari all'Ucraina dopo lo scontro alla Casa Bianca e le nuove critiche.

Il presidente Trump ha intensificato le sue critiche nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pochi giorni dopo il loro scontro pubblico nello Studio Ovale, contestando duramente le recenti dichiarazioni del presidente ucraino secondo cui la fine della guerra con la Russia sarebbe ancora "molto, molto lontana".
"Questa è la peggiore dichiarazione che Zelensky potesse fare, e l'America non la tollererà ancora per molto!", ha affermato Trump su Truth Social, condividendo un articolo dell'Associated Press che riportava le parole del presidente ucraino.

Nel suo post, Trump ha ribadito la sua posizione:
"È quello che stavo dicendo, questo tizio non vuole che ci sia pace finché ha il sostegno dell'America e, l'Europa, nell'incontro che hanno avuto con Zelensky, ha dichiarato chiaramente che non possono svolgere il lavoro senza gli Stati Uniti. Probabilmente non è stata una grande dichiarazione in termini di dimostrazione di forza contro la Russia. A cosa stanno pensando?".
In vista la sospensione degli aiuti militari all'Ucraina?
Secondo quanto riportato da fonti informate ad Axios, Trump terrà oggi pomeriggio ora americana una riunione sui prossimi passi riguardanti la crisi ucraina, in cui si parlerà anche di una possibile sospensione degli aiuti militari statunitensi.
All'incontro parteciperanno il vicepresidente JD Vance, il Segretario di Stato Marco Rubio, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e altri alti funzionari.
L'incontro tra Trump e Zelensky dello scorso venerdì è degenerato quando il presidente ucraino ha affermato che Putin ha violato precedenti accordi e non può quindi essere considerato affidabile.
Dopo quell'incontro, Trump ha accusato Zelensky di "non essere pronto per la pace", definendolo "irrispettoso" e sostenendo che l'Ucraina avrebbe una possibilità di "uscirne bene solo grazie a noi".
Da parte sua, Zelensky ha dichiarato che non intende scusarsi per la tensione emersa durante l'incontro, mentre Trump ha affermato ai giornalisti che il presidente ucraino "ha esagerato".
Le richieste di Waltz a Zelensky
Mike Waltz, Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Trump, ha dichiarato a Fox News che "il tempo non è dalla parte di Zelensky" e che "la pazienza del popolo americano non è illimitata, i loro portafogli non sono illimitati e le nostre scorte e munizioni non sono illimitate".
Waltz ha aggiunto che per risolvere la crisi, Zelensky dovrebbe esprimere rammarico per lo scontro pubblico con il presidente nello Studio Ovale, dichiararsi pronto a firmare l'accordo sui minerali rari ed a impegnarsi nei colloqui di pace con la Russia.
La differenza di vedute tra Trump e Zelensky
Trump sta spingendo per raggiungere il prima possibile un cessate il fuoco in Ucraina, seguito da negoziati di pace. Zelensky, tuttavia, si mostra resistente all'idea di un cessate il fuoco incondizionato.
La Russia, da parte sua, non ha formalmente sostenuto un cessate il fuoco, ma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato domenica che la politica estera di Trump "in rapido cambiamento" coincide "in gran parte con la nostra visione".
La possibile sospensione degli aiuti militari, se confermata, danneggerebbe infatti significativamente la capacità dell'Ucraina di difendersi dall'invasione russa e indebolirebbe ulteriormente la posizione negoziale di Kyiv.