Trump incontra Starmer in Scozia e minaccia di ridurre i tempi dell'ultimatum a Putin sull'Ucraina

Il presidente americano si è detto "deluso" da Putin durante il colloquio con il primo ministro britannico nel resort di Turnberry. Al centro dell'incontro anche la crisi umanitaria a Gaza e le questioni migratorie nel Regno Unito.

Trump incontra Starmer in Scozia e minaccia di ridurre i tempi dell'ultimatum a Putin sull'Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato oggi il primo ministro britannico Keir Starmer presso il suo resort di golf a Turnberry, in Scozia. Durante il breve colloquio con i giornalisti, i due leader hanno affrontato questioni cruciali della politica internazionale, dalle tensioni in Ucraina alla crisi umanitaria a Gaza, fino alle politiche migratorie nel Regno Unito.

Delusione verso Putin e ultimatum sull'Ucraina

Trump ha ribadito la sua posizione critica nei confronti del presidente russo Vladimir Putin, esprimendo apertamente la sua "delusione" per l'andamento del conflitto ucraino. Il presidente americano ha inoltre annunciato la possibilità di ridurre la finestra temporale di 50 giorni concessa per raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia.

"Penso di conoscere già la risposta, quello che succederà", ha affermato Trump, lasciando intendere una valutazione pessimistica sulle prospettive negoziali. Questa dichiarazione rappresenta un inasprimento della posizione americana, che aveva inizialmente concesso alla Russia un periodo più ampio per avviare trattative di pace, prima di imporre nuove pesanti sanzioni secondarie.

Pressato dai giornalisti ha poi specificato che la nuova scadenza dell’ultimatum a Putin per evitare le nuove sanzioni sarà di “10 o 12 giorni a partire da oggi”.

Anche Gaza al centro delle priorità internazionali

Trump ha posto l'accento sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, definendola una priorità assoluta. "Sto cercando di far sì che le persone vengano nutrite in questo momento", ha dichiarato il presidente americano.

"Per me, questa è la posizione numero uno perché ci sono molte persone che muoiono di fame. Ci sono persone a cui, come sapete, gli Stati Uniti di recente, solo un paio di settimane fa, abbiamo dato 60 milioni di dollari. Sono molti soldi. Nessun'altra nazione ha dato così tanto denaro".

Il primo ministro britannico Starmer ha concordato con la valutazione di Trump, definendo la situazione a Gaza una "crisi umanitaria". I due leader hanno confermato l'intenzione di approfondire la discussione su questo tema durante il loro incontro privato.

La visione trumpiana sui conflitti globali

Durante l'incontro con Starmer, Trump ha rivendicato il ruolo degli Stati Uniti nella prevenzione di conflitti su scala mondiale. Secondo il presidente americano, senza la sua presidenza il mondo starebbe vivendo "sei guerre su larga scala", una valutazione che riflette la sua interpretazione dell'influenza americana sulla stabilità internazionale.

Trump ha specificatamente citato i suoi sforzi diplomatici per risolvere le tensioni tra India e Pakistan, così come i contrasti tra Serbia e Kosovo. Questi riferimenti evidenziano l'approccio dell'Amministrazione Trump verso la risoluzione dei conflitti regionali attraverso il coinvolgimento diretto americano.

Immigrazione nel Regno Unito e relazioni bilaterali

Infine, l'incontro ha anche toccato le questioni migratorie che interessano il Regno Unito, tema di crescente rilevanza nelle relazioni bilaterali tra Washington e Londra. Sebbene i dettagli specifici della discussione non siano stati resi pubblici durante il colloquio con i giornalisti, la presenza di questo argomento nell'agenda conferma l'attenzione reciproca verso le politiche interne dei rispettivi Paesi.

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