Trump in difficoltà sull’economia, ma forte su sicurezza e confini

Un sondaggio Fox News mostra che la maggioranza degli elettori giudica negativamente la gestione economica del presidente, mentre ottiene consensi elevati su immigrazione, criminalità e sicurezza dei confini.

Trump in difficoltà sull’economia, ma forte su sicurezza e confini

Secondo un sondaggio Fox News, la maggioranza degli elettori ritiene che l’amministrazione Trump abbia peggiorato la situazione economica. Il presidente ottiene però valutazioni positive su immigrazione, sicurezza e lotta al crimine.

Un sondaggio nazionale condotto tra il 6 e il 9 settembre 2025 mostra un quadro complesso per la Casa Bianca. Il 52% degli intervistati afferma che Trump ha reso l’economia peggiore, contro il 30% che parla di miglioramenti. Il giudizio ricorda quello espresso sull’amministrazione Biden e rovescia l’immagine positiva che Trump aveva nella sua prima presidenza.

Il malcontento economico è diffuso: il 71% descrive l’economia come negativa e meno del 15% dice di stare migliorando la propria situazione finanziaria, mentre oltre tre volte tanto dichiara di essere in peggioramento. Restano alti i costi di sanità e utenze, mentre calano le preoccupazioni su benzina, case e generi alimentari.

Il repubblicano Daron Shaw, che cura i sondaggi insieme al democratico Chris Anderson, ha spiegato che gli elettori non si accontentano della semplice stabilizzazione dei prezzi: “Devono scendere. Se non succede, il 2026 sarà un anno difficile per i repubblicani”.

L’economia resta il tema più sentito dagli elettori (37%), seguito da immigrazione e confini (13%), sanità (11%) e divisioni politiche (11%). Più del 60% pensa che la prossima generazione vivrà peggio, un dato in aumento rispetto all’anno precedente.

Sul piano politico, l’approvazione di Trump sull’economia è al 39%, vicino al minimo storico. Ancora più basse le valutazioni sulla gestione dei dazi (36%) e del costo della vita (32%). Diversa la situazione su altri temi: il 47% approva la gestione dell’immigrazione, il 50% quella della criminalità e il 57% la politica sui confini, che rappresenta il dato più alto mai registrato per il presidente su questo fronte.

Più della metà degli intervistati approva l’intervento federale per contrastare il crimine nelle grandi città, inclusa la decisione di inviare la Guardia nazionale a Washington. La preoccupazione per la criminalità nei quartieri è in calo rispetto al 2021 (dal 48% al 32%).

In generale, il 46% degli elettori promuove Trump, mentre il 54% lo boccia. L’appoggio è molto forte tra i repubblicani (88%) e più alto della media tra uomini sotto i 45 anni (55%) e ispanici (48%). Ma la quota di chi esprime una disapprovazione “forte” (45%) resta ben superiore a quella di chi approva con convinzione (25%).

Il sondaggio registra anche le valutazioni su altre figure pubbliche: il 46% approva l’operato di Robert F. Kennedy Jr. come segretario alla Sanità, con punte più alte tra i genitori. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell riceve il 49% di giudizi positivi.

Due terzi degli intervistati pensano che il Paese sia meno unito da quando Trump è tornato alla Casa Bianca. Solo un quarto ritiene che serva un presidente disposto a infrangere le leggi per rimettere in carreggiata gli Stati Uniti, mentre tre quarti preferiscono che il capo dello Stato “segua sempre la legge”.

Il sondaggio, realizzato da Beacon Research (democratici) e Shaw & Company Research (repubblicani) per Fox News, ha intervistato 1.004 elettori registrati, con un margine di errore di tre punti percentuali.

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