Trump in difficoltà nei sondaggi: approvazione in calo e critiche sulle politiche economiche
Un nuovo sondaggio Washington Post-ABC News-Ipsos rivela un calo di consensi per il presidente Donald Trump, con la maggioranza degli americani che critica la sua gestione economica e le sue principali iniziative politiche.

A meno di 100 giorni dall’inizio del suo secondo mandato, il presidente Donald Trump si trova ad affrontare una crescente opposizione alla sua agenda politica, secondo quanto rilevato da un sondaggio condotto da Ipsos per Washington Post-ABC News.
Secondo il sondaggio, soltanto il 39% degli adulti americani approva l'operato del presidente, contro il 55% che disapprova, inclusi il 44% che disapprova fortemente. Due mesi fa, il tasso di approvazione era del 45%, con una disapprovazione al 53%. Il calo risulta ancora più marcato tra gli elettori registrati, dove il consenso positivo è sceso dal 48% al 42%, mentre la disapprovazione è salita dal 51% al 55%.

Trump ha il tasso di approvazione più basso di qualsiasi altro presidente moderno alla soglia dei 100 giorni di mandato. Rispetto al primo mandato, il suo sostegno è diminuito di 10 punti tra i bianchi senza laurea, 13 punti tra gli under 30 e 11 punti tra coloro che non hanno votato alle elezioni di novembre.
Nonostante la perdita di consenso tra alcuni gruppi demografici, il presidente mantiene ancora un ampio sostegno tra i repubblicani. Tuttavia, è significativo che il 15% degli elettori repubblicani ora esprima giudizi negativi, rispetto al 10% di otto anni fa.
Il sondaggio evidenzia un giudizio prevalentemente negativo sulla gestione economica del presidente. Oltre il 60% disapprova il suo operato in ambito economico, nei rapporti internazionali, sull'imposizione dei dazi e nella gestione della recente turbolenza dei mercati finanziari. Anche sulla questione dell'immigrazione, il suo tema distintivo, il 53% degli intervistati esprime disapprovazione.
La percezione generale è che Trump stia andando oltre i limiti della sua autorità, in particolare riducendo la forza lavoro federale, chiudendo agenzie governative e prendendo provvedimenti contro gli oppositori politici. Il 51% degli intervistati ritiene che il presidente sia andato troppo oltre nel cercare di porre fine agli sforzi per aumentare la diversità sul lavoro, mentre il 48% considera eccessive le sue politiche di espulsione degli immigrati irregolari.

Misure come la riduzione dei finanziamenti federali per la ricerca medica e l’aumento del controllo governativo sulle università private trovano ampia opposizione: più del 70% dei cittadini intervistati è contrario. Due terzi si oppongono all'abolizione della cittadinanza per nascita, tema che sarà presto esaminato dalla Corte Suprema, e oltre il 60% rifiuta il taglio delle regolamentazioni ambientali e il congelamento degli aiuti esteri.
Nel confronto diretto tra l'amministrazione Trump e Harvard University, circa due terzi degli americani sostengono l'università, che ha intentato una causa contro il governo per presunte violazioni dei diritti costituzionali.

Sul fronte economico, il presidente affronta un significativo deterioramento del consenso. L'approvazione sulla gestione dell'economia si attesta al 39%, con una disapprovazione al 61%, i dati peggiori mai registrati per Trump in un sondaggio Post-ABC. In confronto, il suo predecessore Joe Biden, un anno fa, registrava un'approvazione del 37% in materia economica.
La metà degli americani afferma che la propria situazione finanziaria è rimasta invariata dall'inizio del nuovo mandato di Trump, mentre circa il 40% dichiara di essere peggiorato e solo il 10% afferma di essere migliorato. Nonostante la percezione di stabilità economica generale, il 53% degli intervistati sostiene che l'economia è peggiorata da gennaio.
Guardando al futuro, più del 70% degli americani teme che le politiche di Trump possano portare a una recessione economica a breve termine, inclusi il 51% degli elettori repubblicani. Solo circa il 30% ritiene che tali politiche rafforzeranno la base economica del Paese nel lungo periodo.

Il sondaggio mette anche in luce una crescente preoccupazione per il rispetto della legalità da parte dell'amministrazione Trump. Più del 60% degli intervistati afferma che il governo non rispetta lo stato di diritto, mentre oltre la metà ritiene che non si impegni a proteggere i diritti e le libertà dei cittadini.
In merito ai rapporti con la magistratura, due terzi degli americani sostengono che i giudici federali dovrebbero avere il potere di bloccare temporaneamente le politiche dell'amministrazione in caso di rischi di illegalità o danni. Solo una minoranza, prevalentemente repubblicana, sostiene la linea del presidente contro i tribunali.
Il sondaggio Post-ABC-Ipsos è stato condotto online tra il 18 e il 22 aprile, su un campione rappresentativo di 2.464 adulti statunitensi, con un margine di errore di ±2 punti percentuali.