Trump firma ordine esecutivo per riformare il corpo diplomatico

L'ordine esecutivo "One Voice for America's Foreign Relations" prevede sanzioni disciplinari, incluso il licenziamento, per chi non implementa fedelmente le politiche presidenziali.

Trump firma ordine esecutivo per riformare il corpo diplomatico
Photo by DAVIDCOHEN / Unsplash

Il presidente Donald Trump ha firmato mercoledì un ordine esecutivo che richiede una riforma del Foreign Service americano, il corpo dei diplomatici, con l'obiettivo dichiarato di "assicurare un'implementazione fedele ed efficace" della sua agenda di politica estera.

Questa iniziativa si inserisce in una serie di mosse volte ad avere un maggiore controllo sulla forza lavoro federale. Trump e i suoi alleati ritengono che i burocrati liberal potrebbero ostacolare la sua agenda e sostengono che il presidente dovrebbe avere più potere rispetto ai suoi predecessori nel collocare persone di provata fedeltà all'interno del governo.

L'ordine "One Voice for America's Foreign Relations" incarica il Segretario di Stato di "implementare riforme negli standard di reclutamento, performance, valutazione e mantenimento". Richiede inoltre ai funzionari di "rivedere o sostituire il Manuale degli Affari Esteri", insieme a "qualsiasi manuale, procedura o guida" che governa la diplomazia.

Il documento stabilisce esplicitamente le conseguenze per chi si oppone agli ordini di Trump: "Il mancato rispetto fedele della politica del presidente è motivo di provvedimenti disciplinari, incluso il licenziamento". Tutti i rami della politica estera del governo dovranno sviluppare "mezzi efficaci ed efficienti" per garantire che gli ordini presidenziali vengano seguiti.

Questo ordine esecutivo sfida i principi fondamentali e consolidati del Servizio Estero: l'assunzione dei diplomatici dovrebbe basarsi sulle loro qualifiche ed esperienza, non sulle loro opinioni politiche, e il dissenso dovrebbe essere accolto e non punito.

L'American Foreign Service Association, che rappresenta i diplomatici, ha rilasciato una dichiarazione iniziale in cui afferma di star ancora valutando l'impatto dell'ordine. L'associazione ha sottolineato che i suoi membri, dislocati in tutto il mondo, "attuano le iniziative di politica estera del presidente, indipendentemente dal partito".

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