Trump fa marcia indietro: "Non espellerò il Principe Harry dagli Stati Uniti"
Il presidente americano ammorbidisce la sua posizione sul duca di Sussex, pur non risparmiando aspre critiche a Meghan Markle.

In un'inversione di rotta rispetto alle sue precedenti dichiarazioni, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato venerdì di non avere alcuna intenzione di procedere con l'espulsione del Principe Harry dal territorio americano.
"Non voglio farlo", ha dichiarato Trump al New York Post, aggiungendo:
"Lo lascerò in pace. Ha già abbastanza problemi con sua moglie. Lei è terribile."
La dichiarazione segna un notevole cambiamento di tono rispetto alle posizioni espresse dall'allora candidato presidente lo scorso anno.
Nel febbraio 2024, Trump aveva infatti accusato l'amministrazione Biden di "proteggere Harry", sostenendo che, una volta tornato alla Casa Bianca, avrebbe adottato un approccio molto diverso.
In quell'occasione, parlando al Daily Express britannico, Trump aveva duramente criticato il principe per aver "tradito la regina", definendo tale azione "imperdonabile" e affermando che Harry si sarebbe trovato "da solo" sotto la sua presidenza.
Critiche personali e questioni diplomatiche
Nell'intervista di venerdì al New York Post, Trump non ha risparmiato critiche alla coppia, in particolare definendo il principe Harry "sottomesso" alla moglie Meghan Markle.
I rapporti tesi tra Trump e i duchi di Sussex non sono una novità: già nel 2023, il presidente aveva espresso pubblicamente il suo disappunto riguardo alla sicurezza fornita alla coppia durante i loro soggiorni negli Stati Uniti.
Dal canto loro, i duchi non hanno mai nascosto la loro opposizione a Trump, con Markle che lo aveva definito "divisivo" e "misogino" durante la campagna presidenziale del 2016, commenti che Trump aveva bollato come "penosi".
La questione del visto e le indagini in corso
Sullo sfondo di queste dichiarazioni, permane aperta la questione dello status di immigrazione del Principe Harry.
La Heritage Foundation, un think tank conservatore, ha richiesto al Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) informazioni sul visto del principe, sostenendo che il Dipartimento "potrebbe aver concesso impropriamente" il documento dopo le ammissioni di uso di sostanze stupefacenti contenute nel suo libro di memorie "Spare".
Sebbene nel 2023 la richiesta sia stata respinta, secondo l'Associated Press un giudice sta ancora esaminando il caso.