Trump e Putin si incontrano oggi in Alaska
Il vertice bilaterale mira a gettare le basi per futuri colloqui di pace, ma l’assenza del presidente ucraino e il timore di concessioni territoriali alimentano dubbi e critiche a Kiev e in Europa

La base militare di Elmendorf-Richardson, nei pressi di Anchorage, in Alaska, ospitaterà oggi l’incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, il primo faccia a faccia tra i due dal 2018. Al centro del vertice, fissato per le 11:30 ora locale (21:30 in Italia), vi è la guerra in Ucraina e la possibilità di compiere un passo verso un accordo di pace. L’incontro sarà seguito da una conferenza stampa congiunta.
Trump ha dichiarato che il suo obiettivo è coinvolgere “molto rapidamente” il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in futuri negoziati, ipotizzando un prossimo vertice a tre sempre in Alaska. Tuttavia, l’assenza del leader di Kiev alla riunione di oggi suscita malumori in Ucraina e preoccupazioni in Europa, dove si teme che Washington e Mosca possano discutere modifiche territoriali senza il diretto coinvolgimento di Kiev. “Ci sarà del dando e ricevendo in merito a confini e territori”, ha detto Trump alla vigilia, pur affermando di non voler “usare l’espressione ‘dividersi le cose’”.
L’ipotesi di concessioni territoriali è respinta da Kiev e dai partner europei, che chiedono di concentrare il vertice sul cessate il fuoco. Le richieste di Mosca, giudicate inaccettabili da Zelensky, comprendono il riconoscimento della sovranità russa su Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporijia, oltre alla Crimea, la neutralità e smilitarizzazione dell’Ucraina, l’esclusione dall’adesione alla NATO e la rimozione delle sanzioni occidentali.
Il presidente russo ha lodato gli “sforzi energici e sinceri” di Washington per porre fine al conflitto e ha confermato che i colloqui affronteranno anche la cooperazione bilaterale. Per Trump, ex imprenditore immobiliare, il miglioramento delle relazioni economiche con Mosca resta una prospettiva strategica.
In Ucraina, il vertice è accolto con scetticismo. Molti ritengono che la Russia non abbia intenzione di rinunciare agli obiettivi di guerra e che incontri di questo tipo, senza la partecipazione diretta di Kiev, difficilmente possano produrre risultati concreti. “Non capisco come si possa decidere qualcosa sull’Ucraina senza l’Ucraina”, ha dichiarato l’artista Svitlana Chebanova da Mykolaïv. Sui social e nei media ucraini, l’attenzione si concentra anche sul fatto che Trump abbia invitato nel Paese un leader oggetto di un mandato di arresto della Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra.
Alcuni esponenti ucraini, come il deputato Yegor Chernev, hanno riconosciuto che un congelamento della linea del fronte potrebbe essere una base di partenza per fermare i combattimenti, ma solo a condizione che i territori occupati non vengano riconosciuti come parte della Federazione Russa e che siano garantite robuste misure di sicurezza da parte di Stati Uniti ed Europa. “Senza tali garanzie, daremo solo una pausa ai russi per riorganizzarsi e lanciare una nuova offensiva”, ha affermato Chernev.
Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, i tentativi di mediazione hanno prodotto risultati limitati. Nelle tre sessioni di colloqui svoltesi dal 2025, l’unico accordo raggiunto riguarda lo scambio di prigionieri di guerra. Giovedì, Kiev e Mosca hanno annunciato la liberazione reciproca di 84 detenuti.
Sul campo, la situazione resta tesa. Le forze ucraine, in inferiorità numerica, affrontano una nuova avanzata dell’esercito russo nell’oblast di Donetsk, dove Mosca ha dichiarato la conquista di due villaggi. A Londra, nel frattempo, Zelensky ha discusso con il primo ministro britannico Keir Starmer possibili garanzie di sicurezza in grado di rendere “veramente durevole” la pace, qualora gli Stati Uniti riuscissero a esercitare pressioni su Mosca.
Trump, che durante la campagna elettorale aveva promesso di risolvere il conflitto “in un batter d’occhio”, ha ora adottato un approccio più prudente, parlando di “tastare il terreno” e stimando al 25% la possibilità che l’incontro con Putin si riveli un fallimento. Per l’Europa e l’Ucraina, la partita si gioca anche sull’interpretazione di questo vertice: un’occasione per fermare le ostilità o un rischio di compromesso a spese di Kiev.