Trump e Putin discutono di Ucraina e Medio Oriente in un colloquio telefonico di un’ora
Il presidente americano ha chiesto la fine rapida del conflitto, mentre il leader russo ha ribadito gli obiettivi di Mosca. Quinto colloquio telefonico del 2025 tra i due presidenti.

Il presidente americano Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica oggi, concentrata in gran parte sulla situazione in Ucraina. Si tratta del quinto contatto telefonico tra i due presidenti nel 2025.
Secondo quanto riferito dall’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov, Trump ha invitato Putin ad “una conclusione più rapida possibile delle azioni militari in Ucraina”, mentre Putin ha confermato la disponibilità di Mosca a proseguire i negoziati con Kyiv, ribadendo però che la Russia “non rinuncerà ai suoi obiettivi di eliminare le cause del conflitto”.
Il colloquio, durato quasi un’ora, non ha toccato temi come l’interruzione delle forniture di armamenti americani all’Ucraina o eventuali date per un nuovo round di negoziati diretti tra Mosca e Kyiv. Tuttavia, Putin ha aggiornato Trump sui progressi legati agli accordi di Istanbul tra Russia e Ucraina, mentre il presidente americano ha insistito sulla necessità di fermare quanto prima le operazioni militari sul suolo ucraino.
Altri temi affrontati
Oltre alla questione ucraina, i due leader hanno discusso della situazione in Iran e in Medio Oriente. È stato anche menzionato un possibile “scambio di prodotti cinematografici che promuovano valori tradizionali”, ritenuti vicini sia alla Federazione Russa sia all’Amministrazione americana.
Ushakov ha commentato in tono scherzoso la conclusione del colloquio, dicendo:
“Non si può dire chi abbia riattaccato per primo, ma gli ultimi a farlo sono stati gli interpreti”.
Putin ha colto l’occasione anche per congratularsi con Trump per il Giorno dell’Indipendenza americano, affermando che la Russia avrebbe “svolto un ruolo non secondario nella formazione della statualità americana”. Sebbene non sia stata discussa la possibilità di un incontro personale tra i due capi di Stato, secondo Ushakov “questa idea resta nell’aria”.
Le precedenti conversazioni nel 2025
Quella di oggi rappresenta la quinta telefonata tra Trump e Putin dall’inizio del 2025. L’ultimo colloquio risaliva al 14 giugno, ed era incentrato sulla guerra iraniano-israeliana. In quell’occasione Putin aveva proposto un ruolo di mediazione per la Russia, proposta alla quale Trump aveva risposto con ironia:
“Fammi un favore, fai da mediatore a casa tua. Occupiamoci prima della Russia, va bene?”
A differenza di quella conversazione, l’appuntamento di oggi è tornato a concentrarsi principalmente sul conflitto ucraino.
Possibile sospensione delle forniture militari
Ieri, il Financial Times aveva riferito che Trump intende contattare anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per affrontare la questione delle forniture di armamenti statunitensi. Secondo Politico, la decisione di sospendere le consegne è arrivata in modo inaspettato non solo per Kyiv e per i partner europei, ma anche per il Dipartimento di Stato americano e per i membri del Congresso, che abitualmente vengono informati in anticipo sulle questioni legate all’assistenza militare.
Il Pentagono ha definito la misura come “temporanea e limitata”, ma funzionari ucraini, citati da The Economist, hanno parlato di un’interruzione completa delle forniture. A Kyiv questa scelta viene interpretata come un tentativo di pressione da parte dell’Amministrazione americana per spingere il governo ucraino a concedere maggiori aperture alla Russia nei negoziati.
Un contesto di alta tensione
La conversazione di oggi tra Trump e Putin si colloca in un contesto di crescente tensione sul conflitto ucraino, mentre Washington sembra orientarsi verso una strategia più decisa di pressione diplomatica sulle parti coinvolte per arrivare a una soluzione negoziale.
Il mantenimento dei contatti diretti tra i due leader, che nel 2025 hanno già avuto diversi scambi, indica la volontà di Washington e Mosca di lasciare aperto un canale di dialogo, pur in un quadro di forti divergenze sugli obiettivi finali del conflitto. Resta inoltre incerta la prospettiva di un incontro diretto tra Trump e Putin, che potrebbe essere discusso nei prossimi contatti.