Il nome di Trump è presente nei documenti su Jeffrey Epstein rilasciati da Pam Bondi (ma nulla di nuovo)
I file resi pubblici mostrano che il presidente ha volato più volte sui jet privati del finanziere negli anni '90.
Il presidente Donald Trump ha volato ripetutamente sul jet privato di Jeffrey Epstein durante gli Anni '90, secondo quanto emerge dai documenti rilasciati dalla Procuratrice Generale Pam Bondi, riferisce Newsweek.
I file resi pubblici ieri non hanno rivelato informazioni nuove, poiché i registri di volo che indicano Trump come passeggero sui velivoli di Epstein erano già stati resi pubblici in passato nelle corti giudiziarie.
I 7 viaggi di Trump sul jet di Epstein
Un'analisi condotta dalla rivista People ha rilevato che Trump è menzionato nei registri di volo 7 volte, inclusi viaggi effettuati sul jet di Epstein l'11 ottobre 1993 e il 15 maggio 1994.
Nel viaggio di maggio, in particolare, Trump era accompagnato dalla moglie di allora, Marla Maples, e dalla loro figlia Tiffany.
Negli stessi registri, una persona identificata come "JE", presumibilmente lo stesso Epstein, risulta anch'essa passeggera sia nel volo dell'ottobre 1993 che in quello del maggio 1994.
Le passate dichiarazioni di Trump su Epstein
Nel 2002, Trump aveva descritto Epstein come una "persona fantastica". Dopo che Epstein benne accusato di abusi sessuali su decine di ragazze minorenni nel 2019, il presidente dichiarò però di non essere stato un suo "fan" e che i due non si parlavano da 15 anni in seguito a un litigio.
Nell'agosto 2019, Epstein venne trovato morto nel Metropolitan Correctional Center di New York mentre era in attesa di processo. Sebbene la sua morte sia stata classificata come suicidio, diverse teorie del complotto hanno messo in discussione questo verdetto.
Nel settembre scorso, durante la campagna elettorale per la presidenza, Trump aveva dichiarato al podcaster Lex Fridman che non avrebbe avuto "alcun problema" a rilasciare ulteriori documenti relativi a Epstein qualora avesse ottenuto un secondo mandato alla Casa Bianca.
L'elemento significativo di questa vicenda risiede nel fatto che importanti esponenti del movimento Make America Great Again di Trump hanno ripetutamente chiesto la declassificazione dei documenti relativi a Epstein, ritenendo che possano rivelare dettagli che collegano personalità di alto profilo allo sfruttamento sessuale di minori.
Tuttavia, i file pubblicati ieri non contenevano nuove informazioni.
Le dichiarazioni del Dipartimento di Giustizia
La Procuratrice Generale Pam Bondi ha dichiarato ieri:
"Questo Dipartimento di Giustizia sta mantenendo l'impegno del presidente Trump verso la trasparenza e sollevando il velo sulle disgustose azioni di Jeffrey Epstein e dei suoi complici. La prima fase dei file rilasciati oggi fa luce sulla vasta rete di Epstein e inizia a fornire al pubblico una responsabilità da tempo dovuta."
Visto che Bondi si è riferita al rilascio di ieri come alla "prima fase", è probabile che il Dipartimento di Giustizia pubblicherà ulteriori file relativi a Epstein.
Tuttavia, alcuni attivisti conservatori hanno già criticato la modalità di diffusione di questi documenti e hanno chiarito di aspettarsi che i futuri rilasci includano importanti rivelazioni riguardanti individui di spicco. Nel caso in cui non dovessero manifestarsi, è probabile che la reazione possa essere molto negativa.