Trump e la sua ossessione per il Premio Nobel per la Pace

L'ex presidente continua a lamentarsi di non aver ricevuto il riconoscimento nonostante i suoi sforzi diplomatici durante il suo primo mandato.

Trump e la sua ossessione per il Premio Nobel per la Pace

Donald Trump continua a nutrire una profonda ossessione per il premio Nobel per la pace, come riporta Axios.

L'ex presidente degli Stati Uniti torna regolarmente sull'argomento durante conversazioni private, esprimendo frustrazione per non aver ricevuto il prestigioso riconoscimento nonostante i suoi sforzi diplomatici durante il suo primo mandato.

Secondo quanto riportato da Axios, Trump si lamenta spesso del fatto che Barack Obama abbia vinto il premio nel 2009, sostenendo che il suo predecessore non avesse fatto nulla per meritarlo.

In contrasto, l'ex presidente ritiene che i suoi tentativi di pacificazione con la Corea del Nord e gli Accordi di Abramo nel Medio Oriente avrebbero dovuto garantirgli il Nobel.

Le fonti di Axios rivelano che Trump continua a menzionare la questione anche a distanza di anni dalla sua presidenza.

Durante incontri con sostenitori e donatori, esprime la convinzione che il comitato del Premio Nobel sia politicamente prevenuto contro di lui a causa della sua appartenenza al partito repubblicano.

Trump ha portato questa frustrazione anche in pubblico. Durante un comizio in New Hampshire nel gennaio 2024, ha dichiarato:

"Ho raggiunto gli Accordi di Abramo, ho fatto tutte queste cose... e non mi hanno dato il premio Nobel per la pace".

In un altro discorso, ha affermato che se fosse stato ancora presidente, la Russia non avrebbe mai invaso l'Ucraina, suggerendo implicitamente che avrebbe meritato il Premio Nobel anche solo per questo.

Questa fissazione per il Nobel non è nuova. Già nel 2018, Trump aveva menzionato pubblicamente la possibilità di ricevere il premio per i suoi sforzi di pacificazione con la Corea del Nord.

L'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe aveva effettivamente nominato Trump per il premio nel 2019, apparentemente su richiesta dell'Amministrazione americana, come rivelato dal giornale nipponico Asahi Shimbun.

L'ossessione di Trump per il Nobel riflette un pattern più ampio del suo comportamento: la ricerca costante di riconoscimento e prestigio.

Il Premio rappresenterebbe per lui non solo un riconoscimento personale ma anche una validazione del suo approccio non convenzionale alla politica estera, che ha spesso descritto come superiore a quello dei suoi predecessori.

Nonostante Trump non abbia mai ricevuto il premio, continua a menzionarlo come esempio di come l'establishment globale non riconoscerebbe i suoi successi.

Questa narrativa si inserisce perfettamente nella sua più ampia retorica di essere un outsider ingiustamente trattato dalle élite internazionali, elemento che rimane centrale nel suo messaggio politico anche nella sua ultima candidatura alla presidenza.

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