Trump e la guerra commerciale: si incrina il legame storico tra Québec e Vermont
Dazi e tensioni politiche alimentano il malcontento lungo la frontiera tra Canada e Stati Uniti, mettendo alla prova una relazione secolare tra Québec e Vermont

I circa 200 chilometri di frontiera condivisi tra la provincia francofona del Québec e lo Stato americano del Vermont sono stati, per decenni, luogo di scambi, relazioni familiari, legami culturali e cooperazione economica. Oggi, però, questa lunga tradizione transfrontaliera è messa alla prova dalle scelte politiche del presidente americano Donald Trump, che ha riacceso la guerra commerciale con il Canada, inasprendo i dazi e avanzando dichiarazioni provocatorie sull’annessione del paese vicino.
Il deterioramento dei rapporti si riflette anche nella vita quotidiana di chi abita lungo il confine. A Stanstead, in Québec, e a Derby Line, nel Vermont, le comunità vivono fianco a fianco, spesso collegate da strade, biblioteche e persino da tubature condivise. Ma il clima politico rende più fragile questa coesistenza. Le recenti misure doganali imposte da Washington, accompagnate da proclami di natura nazionalista, hanno alimentato diffidenza e irritazione.
Le frizioni economiche si inseriscono in un contesto già complesso. I dazi introdotti da Trump colpiscono direttamente alcune filiere transfrontaliere, come quella del legno, dell’alluminio e dei prodotti lattiero-caseari, settori chiave sia per il Québec che per il Vermont. Il commercio tra i due territori ha storicamente beneficiato di una fluidità favorita dagli accordi nordamericani, ma le barriere imposte dall’amministrazione Trump stanno mettendo a dura prova questa interdipendenza.
Non si tratta solo di economia. Il simbolismo delle parole del presidente americano, che ha evocato più volte l’ipotesi – seppur provocatoria – di un’annessione del Canada, ha avuto un impatto psicologico sulla popolazione locale. Pur rimanendo nei toni dell’ironia o della battuta, queste affermazioni scuotono una memoria storica mai del tutto sopita. Il Fort Lennox, costruito nel 1819 per proteggere la colonia britannica da possibili invasioni statunitensi, continua a vegliare sulla frontiera come monito silenzioso.
Nonostante tutto, l’interconnessione tra Québec e Vermont rimane profonda. Le relazioni familiari, le collaborazioni culturali e gli scambi quotidiani resistono, almeno per ora, alla tensione diplomatica. Ma la frattura tra i due lati della frontiera rischia di approfondirsi se le politiche protezionistiche e le retoriche ostili dovessero proseguire.
Molti nel Vermont condividono il disagio dei vicini canadesi. In uno Stato che ha votato in maggioranza per i democratici nelle ultime elezioni, la politica di Trump è vista con sospetto anche da una parte significativa della popolazione americana locale. La guerra commerciale voluta da Washington appare a molti come una minaccia più che come una protezione.
La fragilità di questo legame, oggi esposta alla tempesta politica e commerciale, mette in discussione un equilibrio durato oltre due secoli. Resta da vedere se, superata la turbolenza elettorale e diplomatica, Québec e Vermont sapranno ritrovare il loro cammino comune.