Trump dichiara "nulle" le grazie presidenziali di Biden firmate con l'Autopen

Il presidente sostiene che le grazie preventive concesse ai membri della Commissione sul 6 Gennaio non siano valide perché firmate con firma automatica.

Trump dichiara "nulle" le grazie presidenziali di Biden firmate con l'Autopen

Il presidente Donald Trump ha dichiarato oggi che le grazie preventive concesse dall'ex presidente Joe Biden ai membri della Commissione d'inchiesta sul 6 Gennaio e ad altre figure politiche sono da considerarsi "nulle" e "prive di validità".

Trump ha sostenuto che siano state firmate tramite l'uso dell'Autopen, un dispositivo che riproduce meccanicamente la firma presidenziale.

In un post notturno pubblicato su Truth Social, Trump ha affermato che i documenti necessari per le grazie "non sono stati spiegati a Biden né da lui approvati personalmente".

Inoltre, ha avvertito i membri della Commissione che dovrebbero "comprendere pienamente che saranno soggetti a indagini al più alto livello".

Dubbi legali

Gli esperti legali, tuttavia, hanno espresso forti dubbi riguardo alla validità delle argomentazioni avanzate da Trump.

Jeffrey Crouch, professore dell'American University specializzato in clemenza esecutiva federale, ha precisato che "finché un perdono è valido, è definitivo" e ha aggiunto che "altri presidenti hanno già utilizzato l'Autopen per concedere grazie".

Kimberly Wehle, docente di diritto all'Università di Baltimora ed esperta sul tema, ha commentato che Trump probabilmente perderebbe un'eventuale sfida legale basata su questo punto.

"Non c'è nulla di magico nel meccanismo di un perdono", ha dichiarato, minimizzando la distinzione tra una firma manuale e una a macchina.

Le grazie preventive di Biden

Negli ultimi giorni della sua presidenza, Biden aveva concesso grazie preventive di portata storica, proteggendo con ampia immunità alcune persone che Trump aveva minacciato di indagare o incarcerare.

Oltre ai legislatori della Commissione sul 6 gennaio, Biden aveva esteso le grazie anche al generale in pensione Mark Milley, all'ex direttore del NIAID Anthony Fauci e ai suoi familiari, definendo le minacce contro di loro "attacchi motivati esclusivamente dal desiderio di far loro del male".

Il deputato democratico Bennie Thompson, presidente della Commissione sul 6 Gennaio, ha risposto duramente alle affermazioni di Trump:

"Non temo l'ultimo sfogo notturno di Trump che non ha alcun fondamento nella realtà".

Thompson ha poi aggiunto:

"Donald Trump è stato responsabile del letale attacco del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti. Ecco perché si è affrettato a graziare coloro che hanno picchiato gli agenti di polizia che quel giorno proteggevano la democrazia americana".

Non è la prima volta che le firme eseguite con Autopen finiscono sotto esame. Un parere legale del 2005, emesso dall'Ufficio del Consulente Legale del Dipartimento di Giustizia sotto l'Amministrazione Bush, chiariva che il presidente può firmare un disegno di legge ordinando a un subordinato di apporre la sua firma, ma non può delegare la decisione stessa di approvare o respingere una legge.

Wehle ha concluso dicendo che è "concepibile" che la Corte Suprema possa valutare diversamente i perdoni preventivi concessi da Biden rispetto alle grazie tradizionali, ma ha definito tale scenario "improbabile" data la consolidata giurisprudenza della Corte che riconosce al presidente un potere di grazia sostanzialmente illimitato.

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