Trump dà priorità alla Germania per velocizzare la consegna dei sistemi Patriot da destinare all'Ucraina
L'Amministrazione americana sta riorganizzando le consegne per permettere a Berlino di inviare due sistemi di difesa aerea a Kyiv. Coinvolti in totale otto Paesi NATO nell'iniziativa.

L’Amministrazione Trump ha deciso di collocare la Germania in testa alla lista di priorità per le consegne dei prossimi sistemi di difesa aerea Patriot in uscita dalle linee di produzione, superando la Svizzera. Questa mossa, confermata dal Wall Street Journal, mira a consentire a Berlino di trasferire due sistemi già in suo possesso all’Ucraina, nell’ambito del nuovo impegno del presidente Trump a favorire l’invio di ulteriori armamenti a Kyiv.
La promessa di sostituire rapidamente i Patriot tedeschi forniti all'Ucraina con sistemi analoghi provenienti direttamente dalla linea di produzione americana riflette tuttavia le difficoltà che gli Stati occidentali stanno incontrando nel soddisfare le crescenti richieste ucraine. Le linee di assemblaggio faticano a tenere il passo con le esigenze di difesa delle città e delle truppe di prima linea, alle prese con un’intensificazione degli attacchi missilistici e dei droni russi.
Secondo uno dei funzionari citati dal Wall Street Journal, l’operazione di accelerazione dell’invio dei sistemi Patriot ricalca la strategia già adottata nel 2024 dall’Amministrazione Biden, quando l’Ucraina era stata posta in cima alla lista per ricevere intercettori di produzione statunitense. Con il progressivo impegno di altri Paesi a trasferire i propri sistemi a Kyiv, l’Amministrazione Trump intende ora riorganizzare le consegne future dando la priorità agli alleati più disponibili ad aiutare l'Ucraina.
Il governo svizzero, da parte sua, ha ufficialmente confermato la modifica dell’ordine di priorità deciso dagli Stati Uniti, sottolineando come questa iniziativa faccia parte dello sforzo americano per potenziare il sostegno all’Ucraina. La Confederazione Elvetica aveva infatti commissionato cinque sistemi Patriot con consegne programmate tra il 2026 e il 2028, ma ora i tempi di consegna rischiano di slittare in modo indefinito.
Al momento, l’Ucraina dispone di una manciata di sistemi Patriot, donati dagli Stati Uniti e da altri alleati, e sta cercando ulteriori rinforzi per contrastare gli attacchi russi in escalation. Ogni batteria Patriot, prodotta da RTX (precedentemente Raytheon), include più lanciatori, un radar, una struttura di comando e controllo e missili intercettori.
Nei prossimi giorni sono attesi nuovi accordi tra gli Stati Uniti e i Paesi membri della NATO per liberare armamenti aggiuntivi per l'Ucraina. Lunedì il segretario alla Difesa Pete Hegseth terrà un incontro virtuale con i Ministri della Difesa dei Paesi alleati per discutere degli aiuti a Kyiv, mentre mercoledì un tavolo dedicato ai Paesi possessori di sistemi Patriot sarà presieduto dal generale Alexus Grynkewich, comandante supremo alleato per l’Europa.
Fanno già parte dell’iniziativa Germania, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Gran Bretagna, Canada e Finlandia, mentre altri Stati europei potrebbero aderire non appena verranno definiti i dettagli operativi.