Trump condivide un video generato dall'intelligenza artificiale che immagina la trasformazione di Gaza

Il controverso filmato pubblicato da Trump su Truth Social mostra un'immaginaria "Riviera del Medio Oriente" con grattacieli Trump, ballerini e una statua dorata del presidente.

Trump condivide un video generato dall'intelligenza artificiale che immagina la trasformazione di Gaza

Il presidente Trump ha pubblicato su Truth Social quello che appare essere un video generato con intelligenza artificiale che illustra la sua visione di trasformare Gaza nella "Riviera del Medio Oriente", in seguito al suo controverso piano di "prendere il controllo della Striscia di Gaza".

Il video, condiviso questa notte sulla sua piattaforma social, inizia mostrando delle rovine etichettate come "Gaza 2025", per poi passare a immagini idilliache di bambini che corrono su una spiaggia, grattacieli, navi da crociera e una città totalmente ricostruita.

Una voce apparentemente generata da IA canta "niente più tunnel, niente più paura, Trump Gaza è finalmente qui".

Tra le bizzarre immagini presenti nel filmato figurano:

  • uomini con la barba che ballano la danza del ventre su una spiaggia;
  • Elon Musk che mangia quello che sembra essere hummus e successivamente danza mentre piovono dollari americani;
  • Trump che balla con una donna in abiti succinti in un club;
  • un grattacielo con la scritta "Trump Gaza" in lettere dorate;
  • un bambino che tiene un grande palloncino dorato raffigurante la testa di Trump;
  • una scena con Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in costume da bagno che sorseggiano drink a bordo piscina.

All'inizio di febbraio, Trump aveva dichiarato che il suo piano di controllo prevede una "occupazione permanente" di Gaza da parte degli Stati Uniti, a seguito dello spostamento dei civili palestinesi altrove senza diritto di ritorno, una proposta che violerebbe il diritto internazionale.

Il piano è stato respinto dal presidente palestinese Mahmoud Abbas e dai leader di Egitto, Giordania e Arabia Saudita.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha a sua volta duramente criticato la proposta di Trump definendola "equivalente ad una pulizia etnica". Le Nazioni Unite classificano il trasferimento forzato di popolazioni come "crimine contro l'umanità".

Di fronte alle critiche, Trump ha apparentemente ridimensionato la sua proposta, affermando che gli Stati Uniti non intendono pagare per la ricostruzione né inviare truppe, lasciando poco chiaro come il piano potrebbe effettivamente funzionare.

Anche membri dell'Amministrazione Trump ammettono che il piano di ricostruzione del presidente difficilmente potrà realizzarsi a breve termine. L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha dichiarato il mese scorso ad Axios che la ricostruzione di Gaza potrebbe richiedere tra i 10 e i 15 anni.

Insomma, una visione di Gaza piena di grattacieli di lusso è improbabile che si realizzi nella vita di Trump, figuriamoci durante la sua presidenza.

Nonostante ciò, il video prosegue la narrazione del presidente su una trasformazione radicale dell'enclave devastata dalla guerra tra Israele e Hamas, presentandola come una potenziale oasi di sviluppo commerciale e turistico sotto l'egida americana.

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