Trump classifica il fentanyl come arma di distruzione di massa

Il presidente firma un decreto che equipara l'oppioide sintetico a un'arma chimica. La decisione amplia i poteri militari contro i cartelli della droga, ma gli esperti dubitano dell'efficacia della strategia e segnalano contraddizioni nella politica dell'amministrazione.

Trump classifica il fentanyl come arma di distruzione di massa
Official White House Photo by Daniel Torok

Il presidente Donald Trump ha firmato lunedì 15 dicembre un decreto esecutivo che classifica il fentanyl illecito come arma di distruzione di massa. La decisione rappresenta una svolta senza precedenti nella guerra alla droga americana e conferisce al governo nuovi strumenti legali per operazioni militari contro i trafficanti.

"Stiamo formalmente classificando il fentanyl come arma di distruzione di massa, che è quello che è", ha dichiarato Trump nello Studio Ovale durante una cerimonia per onorare i militari impegnati al confine con il Messico. "Nessuna bomba fa quello che fa questa droga: 200.000-300.000 persone muoiono ogni anno", ha aggiunto il presidente. I numeri citati da Trump sono però gonfiati: secondo i Centers for Disease Control and Prevention, il fentanyl ha causato circa 48.000 morti per overdose negli Stati Uniti nel 2024, con un calo del 27 per cento rispetto all'anno precedente.

Il decreto presidenziale afferma che il fentanyl illecito "assomiglia più a un'arma chimica che a uno stupefacente". Il documento sottolinea che due milligrammi, una quantità quasi impercettibile equivalente a 10-15 granelli di sale da tavola, costituiscono una dose letale. Secondo il testo, la produzione e la distribuzione di fentanyl, gestite principalmente da reti criminali organizzate, minacciano la sicurezza nazionale americana e alimentano il caos nel continente americano e ai confini.

La classificazione autorizza il Pentagono ad assistere le forze dell'ordine e permette alle agenzie di intelligence di impiegare contro i trafficanti di droga gli stessi strumenti normalmente riservati al contrasto delle armi di proliferazione. Il procuratore generale dovrà perseguire immediatamente le indagini e i processi per traffico di fentanyl, mentre i segretari di Stato e del Tesoro dovranno adottare misure contro beni e istituzioni finanziarie coinvolti nella produzione e distribuzione della droga.

L'amministrazione Trump ha già condotto almeno 22 attacchi contro imbarcazioni sospettate di trasportare droga nei Caraibi e nel Pacifico orientale vicino al Venezuela. Le operazioni hanno causato la morte di oltre 80 persone. Gli Stati Uniti hanno schierato nella regione la più grande presenza militare dai tempi della crisi missilistica cubana del 1962, con circa una dozzina di navi da guerra, un sottomarino nucleare d'attacco, 14.000 soldati e caccia F-35. Trump ha ripetutamente minacciato di estendere gli attacchi anche sulla terraferma in Venezuela, Colombia e Messico.

A febbraio l'amministrazione ha designato diversi cartelli della droga come "organizzazioni terroriste straniere". Il presidente ha accusato il presidente venezuelano Nicolás Maduro di narcotraffico, anche se secondo gli esperti il Venezuela non è la fonte principale delle droghe che entrano negli Stati Uniti e non produce fentanyl. La maggior parte del fentanyl illecito arriva dal Messico, dove i cartelli lo producono usando precursori chimici importati dalla Cina. La produzione sta crescendo anche nella regione del Triangolo d'Oro nel sud-est asiatico.

La strategia militare di Trump incontra però forti critiche. Vanda Felbab-Brown, esperta di traffico di droga e dipendenze presso la Brookings Institution, ha spiegato che uccidere un corriere della droga ha effetti minimi sul flusso di sostanze stupefacenti o sui sistemi delle organizzazioni criminali. Jeffrey Singer, medico ed esperto di droghe al Cato Institute, ha affermato che non si può equiparare i trafficanti che soddisfano la domanda del mercato a un atto di guerra. Gli esperti sostengono che gli attacchi militari potrebbero essere controproducenti, spingendo i cartelli a produrre sostanze sintetiche ancora più potenti e letali.

Un rapporto del 2019 del Center for the Study of Weapons of Mass Destruction della National Defense University aveva concluso che non esistono basi evidenti o benefici netti nella designazione ufficiale dei composti di fentanyl come armi di distruzione di massa. Gli esperti sottolineano che esiste un solo caso documentato al mondo in cui il fentanyl è stato usato come arma: nel 2002 il governo russo lo impiegò in forma gassosa. Negli Stati Uniti non sono stati segnalati casi simili.

La credibilità della linea dura di Trump contro i trafficanti è inoltre minata dalle sue decisioni di graziare leader di gang e funzionari corrotti legati ai cartelli. Il presidente ha graziato Juan Orlando Hernández, ex presidente dell'Honduras condannato l'anno scorso da un tribunale federale di New York per traffico di droga e possesso di armi. Ha anche liberato l'ex leader di una gang chiamata Gangster Disciples, il creatore di Silk Road, un sito criminale usato per trafficare droghe letali, e ha rimandato in El Salvador importanti informatori della gang MS-13. Durante il primo mandato Trump aveva anche scarcerato e fatto cadere tutte le accuse contro il generale messicano Salvador Cienfuegos Zepeda, nonostante le prove dei suoi stretti legami con uno dei cartelli più mortali del Messico.

"Le azioni come graziare l'ex presidente dell'Honduras portano a chiedersi quale sia il senso della politica", ha commentato Felbab-Brown. Quando gli è stato chiesto della grazia, Trump ha suggerito senza fornire prove che l'accusa del Dipartimento di Giustizia contro Hernández fosse politicamente motivata.

Durante lo stesso evento alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato che il suo governo sta "considerando" un allentamento delle restrizioni federali sulla marijuana, riclassificandola come droga meno pericolosa. "Molte persone vogliono questa riclassificazione perché permetterebbe di condurre enormi quantità di ricerche che non possono essere realizzate finché non c'è una riclassificazione", ha affermato.

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