Trump autorizza l'invio di armi all'Ucraina
Per la prima volta dal suo ritorno alla Casa Bianca, il presidente Trump utilizzerà l’autorità presidenziale per inviare armamenti all’Ucraina. Il valore stimato è di circa 300 milioni di dollari. La decisione indica un possibile cambiamento di linea rispetto al passato.

Il presidente Donald Trump si appresta a inviare armi all’Ucraina utilizzando il Presidential Drawdown Authority, un potere straordinario di cui dispone il capo dell’esecutivo per trasferire equipaggiamento militare direttamente dalle scorte statunitensi in caso di emergenza. La decisione, anticipata da due fonti vicine al dossier e riportata da Reuters, è la prima applicazione di questo strumento da parte di Trump nel corso del suo secondo mandato.
Secondo le fonti, il valore dell’assistenza militare che potrebbe essere sbloccata ammonta a circa 300 milioni di dollari. I materiali destinati a Kiev saranno scelti tra le riserve già presenti sul suolo europeo, rendendo possibile una consegna entro pochi giorni.
Il pacchetto non è stato ancora finalizzato, ma potrebbe includere missili Patriot per la difesa aerea e razzi offensivi a medio raggio, come i GMLRS (Guided Multiple Launch Rocket System), una delle priorità dell’esercito ucraino. La decisione definitiva sulla composizione dell’assistenza doveva essere presa in un incontro previsto per giovedì 10 luglio.
Finora, l’amministrazione Trump aveva inviato all’Ucraina solo armamenti precedentemente autorizzati dal presidente Joe Biden, principale sostenitore occidentale di Kiev sin dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. Il nuovo passo segnerebbe quindi una discontinuità rispetto a una linea politica spesso esitante e contraddittoria nei confronti del conflitto ucraino.
La posizione del presidente repubblicano è stata infatti segnata da ambivalenze: Trump ha più volte criticato le ingenti spese americane per sostenere l’Ucraina e ha espresso posizioni concilianti verso Mosca. In altre occasioni, tuttavia, ha manifestato appoggio per Kiev e condannato il Cremlino.
Il nuovo pacchetto di aiuti militari potrebbe segnare un’inversione di rotta. Durante un incontro con i leader africani di Gabon, Guinea-Bissau, Liberia, Mauritania e Senegal alla Casa Bianca il 9 luglio, Trump ha dichiarato pubblicamente che gli Stati Uniti avrebbero fornito nuovi armamenti a Kiev per aiutarla a difendersi di fronte all’avanzata russa.
L’iniziativa rientra nei limiti del Presidential Drawdown Authority, che dispone ancora di 3,86 miliardi di dollari destinabili all’Ucraina. L’ultima tranche fu approvata da Biden il 9 gennaio 2025 per un ammontare di 500 milioni di dollari.
La nuova fornitura, se confermata, sarà anche la prima di tale entità a partire da quando l’amministrazione Trump ha interrotto, all’inizio di luglio, alcune spedizioni critiche già approvate dal predecessore democratico. Alcuni di questi invii, tuttavia, sono nel frattempo ripresi.
Dal febbraio 2022, il Congresso degli Stati Uniti ha autorizzato complessivamente circa 175 miliardi di dollari in aiuti economici e militari a favore dell’Ucraina e di altri Paesi alleati. Gli armamenti forniti hanno avuto un ruolo cruciale nel rallentare l’avanzata russa e nel rafforzare la capacità di resistenza dell’esercito ucraino.