Trump attacca Biden in un discorso alla nazione
Il presidente ha annunciato assegni da 1.776 dollari per i militari e ha difeso la sua politica economica in un intervento di 18 minuti alla nazione. I sondaggi mostrano un forte scetticismo: il 61% degli americani ritiene che la situazione economica non sia favorevole.
Il presidente Donald Trump ha tenuto mercoledì sera un discorso televisivo alla nazione dalla Casa Bianca, in cui ha difeso con toni decisi il suo operato economico e ha accusato ripetutamente il predecessore Joe Biden di aver lasciato il paese sull'orlo del collasso. L'intervento arriva in un momento delicato per l'amministrazione, con i sondaggi che mostrano un crescente malcontento degli americani per il costo della vita e l'indice di approvazione del presidente sceso al 39%.
"Undici mesi fa ho ereditato un disastro e lo sto sistemando", ha esordito Trump dalla Diplomatic Reception Room della Casa Bianca, parlando per circa 18 minuti con un ritmo insolitamente rapido e un tono che diversi osservatori hanno definito arrabbiato e difensivo. Il presidente ha citato Biden per nome più di sei volte nel breve discorso, accusandolo di aver causato un'inflazione record, un'invasione di immigrati illegali e di aver portato l'economia "sull'orlo della rovina".
L'unico annuncio concreto del discorso ha riguardato l'invio di assegni da 1.776 dollari - cifra che richiama l'anno della Dichiarazione d'Indipendenza - a circa 1,45 milioni di militari americani. Trump ha chiamato questi pagamenti "dividendi del guerriero" e ha affermato che saranno finanziati dai proventi dei dazi doganali, sebbene non abbia specificato i dettagli del finanziamento.
Sul fronte economico, Trump ha insistito che i prezzi stanno scendendo "rapidamente" e ha promesso che l'America vivrà "un boom economico come il mondo non ha mai visto". Tuttavia, i dati federali raccontano una storia diversa. L'inflazione a settembre si attestava al 3%, lo stesso livello di gennaio quando Trump si è insediato, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,6% a novembre, il massimo dal settembre 2021. Secondo un'indagine dell'emittente PBS News, NPR e Marist pubblicata proprio mercoledì, il 61% degli americani ritiene che la congiuntura economica non sia favorevole personalmente, in aumento rispetto al 57% di maggio.
Il presidente ha ripetutamente elogiato la sua politica dei dazi, definendoli "la mia parola preferita", e ha affermato che grazie a essi le aziende stanno tornando negli Stati Uniti "in numeri record". In realtà, i dati mostrano che la spesa per la costruzione di nuove fabbriche è diminuita nel 2025 dopo aver raggiunto un picco nel 2024, e diversi esperti ritengono che i dazi abbiano contribuito ad aumentare i prezzi per i consumatori americani.
Durante il discorso, Trump ha fatto numerose affermazioni che i fact-checker hanno contestato. Ha sostenuto di aver risolto otto guerre - una cifra che gli specialisti considerano in gran parte immaginaria - e ha dichiarato che il prezzo dei medicinali scenderà "fino al 600%", un'impossibilità matematica. Ha anche affermato che la benzina costa meno di 2,50 dollari al gallone in gran parte del paese e che in alcuni stati ha raggiunto 1,99 dollari, quando in realtà la media nazionale si attesta sui 2,90 dollari secondo l'American Automobile Association.
Il presidente ha dedicato ampio spazio all'immigrazione, sostenendo che durante il mandato di Biden il paese è stato "invaso da un esercito di 25 milioni di persone", una cifra che i dati governativi smentiscono. Trump ha rivendicato di aver avviato un processo di "migrazione inversa" o "rimigrazione" e ha accusato gli immigrati di aver creato una crisi abitativa, rubato posti di lavoro e sovraccaricato gli ospedali. Ha citato in particolare la comunità somala del Minnesota, affermando che avrebbe "preso il controllo dell'economia dello stato e rubato miliardi di dollari", dichiarazioni che hanno suscitato critiche immediate.
La risposta politica al discorso è stata prevedibilmente divisa. Il senatore democratico Chuck Schumer ha dichiarato che Trump "vive in una bolla completamente disconnessa dalla realtà che gli americani vivono quotidianamente", aggiungendo che "i prezzi aumentano, la disoccupazione aumenta e nessun miglioramento è in vista". I repubblicani, invece, hanno chiesto pazienza agli elettori. Il vicepresidente J.D. Vance ha affermato durante un comizio in Pennsylvania che "gli elettori sanno che Roma non è stata costruita in un giorno" e che "ciò che Joe Biden ha rotto non sarà riparato in una settimana".
L'intervento televisivo è stato insolito per Trump, che durante il suo primo mandato non aveva mai tenuto discorsi di fine anno alla nazione. La decisione di parlare in prima serata riflette la preoccupazione della Casa Bianca per i numeri dei sondaggi. Secondo un'analisi del New York Times pubblicata il 5 dicembre, il divario tra chi disapprova e chi approva l'operato del presidente ha raggiunto i 15 punti percentuali il 29 novembre, per poi scendere a 11 punti mercoledì.
Diversi osservatori hanno notato che il tono e lo stile del discorso tradivano la frustrazione del presidente. Mark Stone, corrispondente di Sky News dagli Stati Uniti, ha commentato che Trump è apparso "un uomo molto arrabbiato e frustrato" che sembrava chiedersi "perché i miei numeri nei sondaggi non sono migliori?". Stone ha aggiunto che se Trump perde il sostegno di quegli elettori che non apprezzano il suo stile ma lo votano perché lo considerano un abile uomo d'affari, "sarà nei guai".
Trump ha anche annunciato che nominerà presto il successore di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve, promettendo "qualcuno che crede in tassi di interesse molto più bassi". Il presidente ha avuto frequenti scontri con Powell sulla politica monetaria e cerca di orientare la banca centrale verso una strategia più aggressiva di riduzione dei tassi per promuovere la crescita economica.
Dopo il discorso, Trump è stato visto bere una Diet Coke e chiedere alla capo di gabinetto Susie Wiles come se l'era cavata con i tempi. Wiles ha confermato che il presidente aveva rispettato esattamente i 20 minuti concordati. L'aderenza rigorosa al copione e ai tempi ha dato al discorso un ritmo frenetico, con Trump che più volte si è interrotto quando stava per divagare per tornare rapidamente al testo preparato, creando un'atmosfera di urgenza e intensità.