Trump apre a un possibile ritorno degli USA nell’OMS: “Ma serve una pulizia”

Trump apre a un possibile ritorno degli USA nell’OMS: “Ma serve una pulizia”
Fonte: Grok

Durante il suo discorso tenuto ieri a Las Vegas, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lasciato aperta la possibilità di un inaspettato cambiamento di rotta riguardo la partecipazione americana all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Trump ha sorpreso il pubblico dichiarando: “Forse potremmo considerare di rientrare. Non lo so. Forse lo faremo, ma occorre una pulizia”. Con queste parole, il Presidente ha lasciato intendere che una possibile riconciliazione con l’OMS sarebbe subordinata a significative riforme interne dell’organizzazione, volte a migliorare la sua gestione e trasparenza.

L’ordine esecutivo del ritiro

Questo intervento avviene pochi giorni dopo la firma dell’ordine esecutivo per il ritiro degli USA dall’agenzia sanitaria globale, deciso il 15 gennaio 2025.

La decisione di ritirare gli Stati Uniti dall’OMS, con effetto previsto per il 22 gennaio 2026, è motivata principalmente da quella che Trump definisce una gestione inadeguata della pandemia di COVID-19 e di altre crisi sanitarie internazionali.

Questo rappresenta il secondo tentativo del Presidente di allontanare gli USA dall’organizzazione, dopo un primo tentativo fallito durante il suo primo mandato.

Un elemento centrale della controversia è sicuramente il contributo finanziario americano all’OMS. Gli Stati Uniti rappresentano il maggior finanziatore dell’organizzazione, contribuendo con circa il 18% del budget totale.

Nel suo discorso a Las Vegas, Trump ha espresso particolare disappunto per il fatto che gli USA versino più della Cina, nonostante quest’ultima abbia una popolazione significativamente più numerosa.

Per contestualizzare, l’ultimo budget biennale dell’OMS per il periodo 2024-2025 ammonta a 6,8 miliardi di dollari, con altri principali finanziatori come l’Unione Europea, il Regno Unito e la Germania che contribuiscono anch’essi in modo sostanziale.

Gli effetti del ritiro americano

Le possibili conseguenze del ritiro americano, intanto, sono già evidenti. Secondo un’email interna visionata da POLITICO, l’OMS sta già iniziando ad adottare misure di austerità, tra cui il congelamento delle assunzioni e la riduzione dei viaggi ufficiali.

Il ritiro americano comporterà, infatti, una perdita di centinaia di milioni di dollari per il budget centrale dell’organizzazione, limitando la capacità dell’OMS di rispondere efficacemente a epidemie di malattie infettive e ad altre emergenze sanitarie globali.

Inoltre, la diminuzione dei fondi potrebbe rallentare programmi cruciali come la lotta contro la malaria, la tubercolosi e la HIV/AIDS.

Parallelamente, però, anche gli Stati Uniti rischiano di subire ripercussioni significative da questa decisione. Una delle conseguenze più immediate sarà la perdita dell’accesso alla rete globale che determina annualmente la composizione del vaccino antinfluenzale, un elemento cruciale per la sanità pubblica americana.

Inoltre, l’isolamento dall’OMS potrebbe ridurre l’efficacia delle risposte sanitarie nazionali a future pandemie e diminuire l’influenza degli USA nelle decisioni sanitarie globali.

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