Trump appoggia la strategia della Camera per un maxi-provvedimento unico sul bilancio

Il presidente sostiene la risoluzione della Camera che unifica tutte le priorità dell'agenda "America First" in un unico disegno di legge, mentre il Senato vorrebbe procedere con un approccio differente.

Trump appoggia la strategia della Camera per un maxi-provvedimento unico sul bilancio
Foto di Adam Michael Szuscik / Unsplash

Il conflitto sul processo di 'budget reconciliation' tra Camera e Senato ha raggiunto un punto critico dopo che il presidente Donald Trump ha espresso il suo pieno sostegno alla strategia della Camera dei Rappresentanti, che prevede l'approvazione di un disegno di legge onnicomprensivo, proprio mentre il Senato sta procedendo con una propria risoluzione di bilancio separata.

"La Camera e il Senato stanno facendo un lavoro SPETTACOLARE collaborando come una squadra unita e imbattibile", ha dichiarato Trump su Truth Social, aggiungendo però una critica alla versione proposta dal senatore Lindsey Graham.

"A differenza della versione di Graham, la legislazione attualmente in discussione, la risoluzione della Camera implementa la mia COMPLETA agenda America First, TUTTO, non solo parti di essa! Abbiamo bisogno che entrambe le Camere approvino il progetto di bilancio della Camera per avviare il processo di riconciliazione e indirizzare tutte le nostre priorità verso un UN UNICO GRANDE E MAGNIFICO DISEGNO DI LEGGE".

Differenze tra i due piani

Il piano della Camera prevede tagli alla spesa per almeno 1,5 mila miliardi di dollari, stanziando 4,5 mila miliardi per l'estensione dei tagli fiscali del 2017 e aumentando il tetto del debito di 4 mila miliardi.

Al contrario, il Senato, guidato dal presidente della Commissione Bilancio, senatore Lindsey Graham, ha delineato un approccio in due fasi.

I repubblicani del Senato hanno infatti presentato un primo disegno di legge di 'budget reconciliation' del valore di circa 325 miliardi di dollari, finalizzato a rafforzare le operazioni di frontiera, facilitare i piani di espulsioni di Trump e aumentare la spesa per la difesa, oltre ad autorizzare nuovi progetti energetici.

Un secondo disegno di legge verrebbe presentato e discusso solo successivamente per estendere i tagli fiscali del 2017.

Il leader della maggioranza repubblicana al Senato, John Thune, ha già fatto sapere di voler confermare, per ora, l'intenzione di procedere con il piano del Senato, sottolineando che "è tempo di agire" velocemente.

Le difficoltà della Camera

Di fronte a questa situazione, lo Speaker della Camera, Mike Johnson, ha assunto una posizione ferma, minacciando di ignorare qualsiasi disegno di legge approvato dal Senato mentre la Camera tenta di far passare la propria versione.

Attualmente in pausa, la Camera riprenderà i lavori la prossima settimana per avviare la prima fase del processo unificato di 'budget reconciliation'.

La questione evidenzia notevoli criticità interne al partito repubblicano, poiché alla Camera la maggioranza si attesta con un solo membro di vantaggio.

I tagli alla spesa richiesti dai conservatori stanno, infatti, già scatenando una rivolta tra i moderati, preoccupati per le conseguenze elettorali di possibili riduzioni significative dei programmi popolari destinati ai cittadini più svantaggiati, come Medicaid e SNAP, alle prossime elezioni di midterm.

Medicaid è infatti un programma pubblico che garantisce l'assistenza sanitaria ai cittadini a basso reddito, garantendo copertura per visite mediche, trattamenti e farmaci, mentre SNAP (Supplemental Nutrition Assistance Program) è un'iniziativa di supporto alimentare federale per aiutare le famiglie in difficoltà economica ad acquistare generi alimentari essenziali.

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