Trump annuncia accordo con la NATO per nuovi armi all’Ucraina e minaccia dazi secondari del 100% alla Russia
I Paesi membri dell’Alleanza Atlantica finanzieranno miliardi di dollari in forniture militari a Kyiv. Trump da un ultimatum di 50 giorni a Mosca per trovare un accordo di pace, pena dazi e sanzioni secondarie sui Paesi acquirenti di petrolio e gas russo del 100%.

Il presidente Donald Trump ha annunciato alla Casa Bianca un nuovo accordo con la North Atlantic Treaty Organization (NATO) per la fornitura di nuove armi all’Ucraina. I Paesi membri della NATO finanzieranno miliardi di dollari in equipaggiamenti militari, che saranno acquistati dagli Stati Uniti e inviati a Kyiv.
Trump ha spiegato che saranno i Paesi alleati, e non i contribuenti americani, a coprire i costi delle forniture, sottolineando che si tratta di un passo significativo a sostegno della difesa ucraina.
“Abbiamo concluso un accordo per il quale invieremo loro armi e saranno loro a pagarle”, ha dichiarato Trump nel corso di un incontro con il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte. Il presidente ha descritto l’operazione come un trasferimento di “miliardi di dollari di equipaggiamento militare che verrà acquistato dagli Stati Uniti, inviato alla NATO e rapidamente distribuito sul campo di battaglia”.
Le forniture militari e i sistemi Patriot
L’intesa prevede, tra le altre cose, la fornitura di 17 sistemi di difesa aerea Patriot, che secondo quanto dichiarato da Trump cominceranno ad arrivare “entro giorni” e saranno operativi “molto presto”. Il presidente ha aggiunto che “ci sono un paio di Paesi che hanno questi sistemi”, in riferimento ai Paesi europei già dotati di Patriot e ai relativi missili. Washington si è detta pronta a rimpiazzare i sistemi ceduti dagli alleati con nuove forniture prodotte negli Stati Uniti.
Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha definito l’accordo “davvero importante” e ha evidenziato come gli europei si stiano “mobilitando”. Rutte ha chiarito che la prossima consegna di armi all’Ucraina comprenderà anche altri equipaggiamenti militari, oltre ai sistemi Patriot, con l’obiettivo di rafforzare la capacità difensiva di Kyiv.
L’ultimatum alla Russia e i dazi del 100%
Durante lo stesso incontro, Trump ha rivolto un ultimatum diretto alla Russia: raggiungere un accordo per la cessazione delle ostilità entro 50 giorni o subire dazi del 100% sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, oltre a sanzioni secondarie per i Paesi che continuano ad acquistare petrolio russo. “Siamo molto, molto scontenti di loro, e imporremo dazi molto rigidi se non raggiungeremo un accordo entro 50 giorni”, ha dichiarato il presidente.
La Casa Bianca ha successivamente confermato l’intenzione di Trump di introdurre nuove cure misure restrittive nel caso in cui non venga trovato un compromesso con Mosca entro il termine stabilito. Trump ha spiegato che “il commercio è ottimo per risolvere le guerre” e ha ribadito la sua insoddisfazione nei confronti della Russia: “Una delle ragioni per cui sei qui oggi è per sentire che noi, io, siamo molto scontenti della Russia”, ha detto rivolto a Rutte.
Il presidente ha inoltre lasciato intendere che, pur avendo la possibilità di approvare nuove sanzioni tramite un disegno di legge, preferisce mantenere aperto un margine per la diplomazia.
L’impatto dei dazi diretti, comunque, sarà estremamente limitato: dal punto di vista commerciale, il volume degli scambi tra Stati Uniti e Russia ha toccato nel 2024 i 3,5 miliardi di dollari, il livello più basso dal 1992. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina, nel 2021, il valore degli scambi bilaterali era di 35 miliardi di dollari, dieci volte superiore rispetto ai dati attuali.
Le perdite militari russe secondo la NATO
Durante la conferenza congiunta, Rutte ha diffuso stime aggiornate sulle perdite delle Forze Armate russe, dichiarando che “100.000 soldati russi sono morti a partire dal 1° gennaio 2025”. La cifra è stata resa nota subito dopo che Trump aveva sottolineato la necessità di un accordo rapido, affermando: “Ogni notte muoiono persone… Molti soldati russi e molti ucraini stanno morendo”.
Il cambio di approccio di Trump
Secondo James Matthews, corrispondente americano di Sky News, la conferenza stampa di Trump rappresenta un netto avvicinamento alla posizione della NATO e il suo sostegno più marcato sinora alla causa ucraina. Matthews ha ricordato che, durante un incontro con Volodymyr Zelensky a febbraio, il sostegno americano era apparso debole e distante, mentre ora il presidente sembra aver assunto una linea ben più decisa a supporto dell’Ucraina.
Matthews ha sottolineato come il contesto sia radicalmente cambiato, facendo notare che Trump, in passato, aveva persink accusato Kyiv di essere la causa principale del conflitto. Tuttavia, secondo il corrispondente, Trump sta comunque “dando a Putin quello spazio di respiro - 50 giorni. È molto tempo data l’aggressività con cui Putin sta conducendo questa guerra”.