Trump accusato di corruzione senza precedenti nella storia americana
Un’analisi di David Frum sul The Atlantic denuncia un sistema di arricchimento personale senza precedenti nella storia presidenziale degli Stati Uniti.

Il presidente Donald Trump starebbe orchestrando quello che David Frum, giornalista della rivista statunitense The Atlantic, definisce come "il più sfacciato arricchimento personale mai visto in alcuna Casa Bianca" nella storia americana. Secondo l'analisi pubblicata dalla testata, Trump avrebbe, infatti, raccolto miliardi di dollari attraverso investimenti esteri e operazioni con criptovalute, superando di gran lunga i guadagni impropri già significativi del suo primo mandato.
Nel corso della sua prima presidenza, Trump aveva già ricevuto quasi 2 milioni di dollari dai contribuenti statunitensi, utilizzati per coprire le spese del Secret Service durante le numerose visite alle sue proprietà private. Inoltre, aveva incassato milioni di dollari da candidati repubblicani desiderosi di ottenere il suo favore politico. Secondo l’organizzazione Citizens for Responsibility and Ethics in Washington, le aziende Trump avrebbero percepito almeno 13 milioni di dollari da governi stranieri già durante il primo mandato presidenziale.
Investimenti esteri e criptovalute nel secondo mandato
Nel secondo mandato, secondo quanto sostiene Frum, Trump starebbe perà mirando a cifre enormemente più alte. Tra le operazioni citate nell’inchiesta spicca un investimento da 2 miliardi di dollari effettuato da un’azienda statale degli Emirati Arabi Uniti nell’exchange di criptovalute Binance, utilizzando un asset stablecoin riconducibile alla famiglia Trump. Parallelamente, il Qatar avrebbe investito miliardi di dollari in un progetto immobiliare della famiglia Trump nell'Emirato, dando in cambio un regalo altamente simbolico: un jet di lusso Boeing 747, destinato all’uso personale del presidente durante e dopo la fine del mandato.
L’Amministrazione Trump avrebbe inoltre approvato ufficialmente il supporto per la costruzione di un campo da golf della famiglia Trump in Vietnam, in contemporanea con trattative diplomatiche cruciali per la riduzione dei dazi imposti dallo stesso Trump al Paese asiatico. Un ulteriore elemento controverso riguarda una recente cena privata organizzata dal presidente, a cui hanno partecipato oltre 200 acquirenti della criptovaluta $Trump, molti dei quali cittadini stranieri. L'identità di questi ospiti non è stata resa pubblica, sollevando dubbi sull’opacità di accesso al presidente in cambio di denaro.
Il confronto con gli scandali della storia americana
L’analisi di Frum traccia un parallelo con precedenti scandali presidenziali, sostenendo che nessuno si avvicina neppure lontanamente alla portata economica e personale degli eventi attuali. Lo scandalo Watergate, che portò alle dimissioni del presidente Richard Nixon nel 1974, fu principalmente una lotta per il potere politico, non una vicenda di arricchimento diretto del presidente. Similmente, altri scandali di presidenti precedenti, come quelli che coinvolsero Warren Harding e Ulysses Grant, videro presidenti circondati da corrotti senza che gli stessi leader beneficiassero direttamente di tali attività illecite.
A differenza dei suoi predecessori, Trump sarebbe il primo presidente nella storia degli Stati Uniti a violare apertamente la Clausola degli Emolumenti della Costituzione, accettando doni significativi da potenze straniere.
Cosa è la Clausola degli Emolumenti?
La Clausola degli Emolumenti (in inglese Emoluments Clause) è una norma della Costituzione degli Stati Uniti che vieta ai membri del governo federale di ricevere regali, compensi, titoli o vantaggi finanziari da governi stranieri o da uno Stato senza l’autorizzazione del Congresso. Ne esistono due versioni principali:
- Foreign Emoluments Clause (Art. I, § 9, cl. 8): proibisce ai funzionari federali (incluso il Presidente) di accettare "regali, emolumenti, uffici o titoli" da governi esteri senza il consenso del Congresso.
- Domestic Emoluments Clause (Art. II, § 1, cl. 7): impedisce al Presidente di ricevere "nessun’altra emolumento" oltre al suo stipendio, da parte degli Stati Uniti o di alcuno Stato, durante il suo mandato.
Lo scopo è evitare conflitti d’interesse e garantire che i funzionari prestino servizio esclusivamente nell’interesse pubblico.
Altri presidenti hanno avuto parenti coinvolti in controversie finanziarie, come nel caso di Jimmy Carter con il fratello Billy, accusato di traffico d’influenza con la Libia, ma nessuno avrebbe accumulato ricchezze personali paragonabili a quelle denunciate per Trump.
Le tre differenze principali con Trump
Secondo Frum, ci sarebbero tre elementi distintivi che differenziano radicalmente la situazione di Trump dagli scandali precedenti:
- La scala economica: nessun presidente o suo familiare aveva mai accumulato una "ricchezza dinastica" di miliardi di dollari come starebbe facendo la famiglia Trump attraverso transazioni globali e criptovalute.
- Il grado di coinvolgimento diretto del presidente: se Hunter Biden aveva ottenuto vantaggi grazie al nome del padre senza che emergessero collegamenti diretti con Joe Biden, nel caso di Trump, lo stesso presidente resta il beneficiario diretto delle attività economiche ufficialmente gestite dai figli.
- La mancanza di cautela o scrupolo morale della famiglia Trump: Frum ricorda che quando George H.W. Bush corse per la presidenza nel 1988, ammonì i suoi figli di evitare qualsiasi tentativo di influenzare o sfruttare le agenzie federali. Nel caso di Trump, invece, emerge chiaramente una strategia deliberata di monetizzare l’influenza politica personale e presidenziale.
La strategia della "normalizzazione" della corruzione
Frum sottolinea infine come parte fondamentale della strategia di Trump sia stata quella di normalizzare la percezione della corruzione nel sistema politico statunitense. Già nel primo dibattito repubblicano del 2015, Trump dichiarò apertamente di aver finanziato candidati democratici per assicurarsi favori futuri, presentando il tutto come un difetto intrinseco del sistema stesso.
Questo approccio ha permesso al presidente di trasformare un’immagine potenzialmente negativa—come la presenza di Hillary Clinton al suo matrimonio dopo aver ricevuto donazioni—da una vulnerabilità politica a un punto di forza retorico.
L'articolo di Frum si conclude affermando che l'atteggiamento di Trump supera qualsiasi precedente storico per entità e gravità, sottolineando però allo stesso tempo che il rispetto della Clausola costituzionale contro gli Emolumenti stranieri dipende esclusivamente dal Congresso e, in ultima istanza, dall'opinione pubblica americana. Al momento, tuttavia, non sembra esserci stata alcuna azione concreta volta a fermare o contrastare tale fenomeno, definito da Frum come "quasi troppo grande da vedere o troppo sconvolgente da affrontare".