Trump accusa la procuratrice di New York di frode ipotecaria

La denuncia dell’amministrazione federale arriva dopo la condanna da 464 milioni di dollari ottenuta dalla procuratrice James contro Trump. Nessuna incriminazione formale al momento.

Trump accusa la procuratrice di New York di frode ipotecaria

L’amministrazione del presidente Donald Trump ha trasmesso una segnalazione per un potenziale procedimento penale contro la procuratrice generale dello Stato di New York, Letitia James, accusandola di presunta frode ipotecaria. Il provvedimento è stato denunciato dall’ufficio di James come un tentativo di “usare il governo federale come arma contro lo stato di diritto”, evidenziando lo scontro aperto tra il presidente e la magistratura statale newyorkese.

La segnalazione è stata firmata da William Pulte, direttore della Federal Housing Finance Agency (FHFA), e indirizzata al procuratore generale Pam Bondi e al suo vice Todd Blanche. Il documento, visionato da Axios e reso noto per la prima volta dal New York Post, accusa James di aver "falsificato documenti bancari e atti di proprietà per ottenere assistenza e prestiti garantiti dal governo e condizioni di prestito più favorevoli". Le accuse si basano, secondo quanto riportato, su articoli apparsi sulla stampa.

Il gesto segna un ulteriore sviluppo nelle tensioni tra Trump e Letitia James. La procuratrice generale aveva ottenuto in passato una condanna civile per frode nei confronti del presidente, delle sue aziende e di altri imputati, con una sentenza che impone un risarcimento di 464 milioni di dollari per pratiche commerciali giudicate fraudolente. Trump ha impugnato la decisione, presentando ricorso.

Questa nuova iniziativa dell’amministrazione federale si inserisce in una più ampia strategia che punta a colpire figure giudiziarie impegnate in procedimenti contro Trump. In precedenza, la Casa Bianca ha revocato il nulla osta di sicurezza sia a Letitia James che ad Alvin Bragg, procuratore distrettuale di Manhattan. Bragg è noto per aver condotto un caso che ha portato a una condanna penale nei confronti del presidente per i pagamenti in nero.

Nonostante la segnalazione inoltrata da Pulte, al momento James non risulta formalmente incriminata.

Il presidente Trump ha attaccato direttamente la procuratrice generale sui social. In un post pubblicato lunedì sulla piattaforma Truth Social, ha scritto: “Letitia James, una politica totalmente corrotta, dovrebbe dimettersi immediatamente dalla sua posizione di procuratrice generale dello Stato di New York. Tutti stanno cercando di RENDERE NEW YORK DI NUOVO GRANDE, e questo non potrà mai essere fatto con questa pazza truffatrice in carica”.

L’ufficio della James ha risposto martedì sera attraverso un portavoce, dichiarando che la procuratrice “è concentrata ogni singolo giorno sulla protezione dei newyorkesi, specialmente mentre questa Amministrazione usa il governo federale come arma contro lo stato di diritto e la Costituzione. Non si lascerà intimidire dai bulli, non importa chi siano”.

Interpellata in merito alla vicenda, la Casa Bianca ha rinviato i giornalisti alla FHFA e al Dipartimento di Giustizia. Quest’ultimo ha rimandato alle dichiarazioni della procuratrice generale Pam Bondi, che in un’intervista rilasciata mercoledì mattina a Fox News ha affermato: “Nessuno nel mio ufficio l’ha ancora letta. Non l’abbiamo esaminata. Naturalmente, la esamineremo”.

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