Trump accolto con fasti reali nel Regno Unito e pioggia di annunci economici
Il presidente americano ha passato una giornata a Windsor tra parate e un sontuoso banchetto con la famiglia reale. Contestualmente, sono stati annunciati investimenti incrociati per centinaia di miliardi di euro tra Londra e Washington.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato ricevuto con tutti gli onori della monarchia britannica nella prima giornata della sua visita di Stato nel Regno Unito. Trump e la moglie Melania hanno trascorso la giornata al castello di Windsor, accolti dal re Carlo III e dalla regina Camilla, in un contesto cerimoniale che ha visto sfilare corpi militari, cornamuse e le guardie reali con i tradizionali cappelli di pelo d’orso.
Secondo il ministero della difesa britannico, si è trattato del più grande corteo militare mai organizzato per una visita di Stato. Il programma è stato costruito per valorizzare la “relazione speciale” tra i due paesi, evitando di affrontare temi delicati per il presidente, come la guerra in Ucraina, la questione climatica o i legami passati con Jeffrey Epstein.
La giornata si è conclusa con un banchetto a Windsor, al quale hanno preso parte 160 invitati e tutti i membri “attivi” della famiglia reale, inclusi i principi di Galles, William e Catherine. Nel suo breve discorso, Trump ha ribadito che “il termine speciale non rende abbastanza giustizia alla relazione speciale” che lega Stati Uniti e Regno Unito.
Se la cornice è stata dominata dalla diplomazia dei simboli, la sostanza della visita si è concentrata sugli annunci economici. Il governo di Keir Starmer ha parlato di investimenti incrociati per un totale di 150 miliardi di sterline (circa 173 miliardi di euro), un mix di fondi già stanziati e di promesse su più anni.
Microsoft investirà 30 miliardi di dollari (25 miliardi di euro) nel Regno Unito nei prossimi quattro anni, metà dei quali destinati al cloud e all’intelligenza artificiale, con la costruzione del più grande supercalcolatore del paese. Google ha annunciato 5 miliardi di sterline (5,8 miliardi di euro) in due anni, tra centri dati e ricerca, incluso il laboratorio DeepMind.
Altri progetti legati all’IA vedono coinvolti Nscale, OpenAI e Nvidia, che svilupperanno nel nord-est dell’Inghilterra infrastrutture nell’ambito del programma internazionale Stargate, già avviato in Texas, Emirati Arabi Uniti e Norvegia.
Il colosso finanziario Blackstone ha promesso 90 miliardi di sterline (104 miliardi di euro) in dieci anni nel Regno Unito, pur senza precisare settori o modalità. Il governo britannico si è inoltre impegnato ad aumentare del 20% gli acquisti da aziende statunitensi, portandoli a 12 miliardi di sterline (13,8 miliardi di euro) l’anno, soprattutto in difesa e tecnologia.
Dal lato britannico, la principale novità è arrivata dal gruppo farmaceutico GSK, che investirà 30 miliardi di dollari (25 miliardi di euro) negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni. Una decisione interpretata anche come risposta alle pressioni del presidente Trump, che spinge le multinazionali a riportare produzione e ricerca sul suolo americano.
Nonostante la cornice sontuosa e le cifre annunciate, il consenso in Gran Bretagna resta limitato. Un sondaggio YouGov diffuso nello stesso giorno indica che più della metà degli intervistati non vede benefici per il Regno Unito dalla presidenza Trump. Intanto, circa 5.000 persone hanno manifestato a Londra sotto lo slogan “Trump not welcome here”, una mobilitazione più contenuta rispetto alla prima visita ufficiale del presidente nel 2019, ma che conferma la persistenza di un’opposizione popolare alla sua figura.